Roma, 22 aprile 2014 - Johan Bruyneel, ex team manager di Lance Armstrong, è stato sospeso per dieci anni da qualsiasi attività sportiva dall'American Arbitration Association (Aaa). La sanzione è stata rilanciata anche dall'Usada, l'agenzia antidoping americana. Il belga è accusato di essere coinvolto nel sistema di doping che ha permesso all'ex corridore di vincere sette Tour de France consecutivi dal 1999 al 2005 con la maglia della Us Postal. I titoli sono stati poi revocati in seguito alla radiazione del ciclista texano. Nella sua confessione, Armstrong ha puntato il dito su Bruyneel, dichiarando che quest'ultimo sapeva tutto e avrebbe partecipato alle operazioni illecite.

L'AUTODIFESA -  "Non nego che il doping abbia fatto per un periodo parte della squadra. Tuttavia, una piccola parte di noi è diventata capro espiatorio per tutti", si è difeso Bruyneel sul suo sito, contestando anche l'autorità della Aaa sulla vicenda. "Sono belga e vivo nel Regno Unito. Non sono mai stato un membro del ciclismo americano o - prosegue - di qualsiasi altra organizzazione sportiva nazionale degli Stati Uniti. Non ho mai firmato documenti che autorizzano l'Aaa e l'Usada ad avere autorità sulla mia persona". Bruyneel, licenziato dalla RadioShack nel 2012, non esclude il ricorso al Tas se la sua sospensione verrà confermata.