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Il torneo su Sky Sport 2HD: giovedì venerdì, dalle 21 alle 1,30; sabato, dalle 21 alla 1; domenica, dalle 20 alla 1.

EPILOGO: Bubba Watson ha vinto. Anzi, Watson ha stravinto, lasciando distanti tutti gli avversari. Nel quarto giro cinque birdie e due soli bogey gli hanno permesso di consegnare uno score di tre sotto par, più che sufficiente per aggiudicarsi il titolo con un totale di -8. L'epilogo poco prima del giro di boa alle buche 8 e 9 quando il leader Jordan Spieth è incappato in due bogey contro i due birdie di Watson. Quattro colpi di differenza in due sole buche sono stati impossibili da recuperare e così il giovane americano, apparso nervoso, ha limitato i danni chiudendo al secondo posto appaiato allo svedese Jonas Blixt, entrambi a -5.

Un plauso speciale lo merita senz'altro il quarto posto di Miguel Angel Jimenez (-4), che ha preceduto altri due americani, Fowler e Kuchar (-2), e il terzetto tutto europeo a -1 formato da Westwood, McIlroy e da un altro straordinario over 50, Bernhard Langer.

Per Watson, oltre alla seconda giacca verde, un premio di ben 1 milione e 620.000 dollari, 200mila in più del 2013, su un totale di 9 milioni in palio. Bubba è il 17mo giocatore ad aver vinto il Masters più di una volta, mentre il record appartiene a Jack Nicklaus, con sei successi.

Francesco Molinari è finito 50° con +11, penultimo fra i giocatori che sono riusciti a superare il taglio del venerdì. Per il torinese terzo risultato identico consecutivo, per una partecipazione al Masters che ci aveva fatto sperare in un suo risultato più interessante, alla luce del primo giro. Per lui tre birdie, tre bogey e due doppi bogey nell'ultima giornata.

TERZO GIRO: Il giro finale del Masters 2014 sarà ricco di emozioni poiché vi sono almeno tredici giocatori, raccolti in quattro colpi, in grado di vincere. Jordan Spieth, grazie a un giro in 70 colpi, ha raggiunto Bubba Watson in vetta alla graduatoria al termine del secondo giro e incappato in una giornata difficile conclusa in 74. La coppia inizierà le ultime 18 buche dallo score di -5. Spieth ha approfittato dell’andatura lenta di Watson per agganciarlo con birdie alle  buche 14 e 15 dopo aver marciato precedentemente in par con due birdie e due bogey.

“Domani sarò nell’ultima partenza al Masters - ha detto Spieth - e questo è già un sogno che si avvera. Non ho mai giocato un giro in cui presumibilmente vi sarà grande tensione su ogni colpo: questo accadrà domani e mi auguro di avere piedi in terra e sangue freddo. Poi vedremo come finirà. Oggi ho perso un colpo sull’Amen Corner, come ieri, ma nel primo turno ne avevo guadagnato uno. Forse sarà il tratto decisivo, ma in realtà io quando lo affronto penso a una buca alla volta, come faccio su qualsiasi percorso. Mi rendo conto solo successivamente di essere passato sul trittico di buche forse più famoso al mondo”. Watson ha preso rapidamente atto che la brillantezza dei primi due giri non l’avrebbe sostenuto. Eloquenti quattro bogey sulle prime sette buche, parzialmente attutiti da un eagle alla 2ª, poi non è più riuscito a recuperare i due colpi sopra il par segnando sul resto del tracciato un birdie e un bogey.

Lotteranno per la ‘giacca verde’, oltre ai due leader, Matt Kuchar e lo svedese Jonas Blixt, terzi con -4, Rickie Fowler e lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, quinti con -3, rinvenuti con i due migliori score di giornata, rispettivamente -5 e -6, Jim Furyk, l’inglese Lee Westwood, a caccia del primo major che coroni una brillante carriera, e il danese Thomas Bjorn, settimi con -2, Kevin Stadler, Fred Couples, l’inglese Justin Rose e l’australiano John Senden, decimi con -1.

Francesco Molinari è rimasto nella parte bassa della classifica scendendo dal 37° al 42° con un totale di +7 aggravato dal +4 del terzo giro. Il torinese è partito male con un doppio bogey, recuperato dai due birdie successivi. Un altro bogey ha causato il 37 (+1) al giro di boa. Nel rientro Molinari  ha lasciato per la terza volta consecutiva due colpi sull’Amen Corner e ha chiuso con il quarto bogey del turno.

SECONDO GIRO: Bubba Watson è balzato al comando con lo score di -7 al termine del secondo giro, quello che ha segnato il taglio. L'americano, già vincitore del Masters, è stato tra i primi a scendere in campo grazie agli orari di partenza invertiti rispetto alle prime 18 buche. Dopo aver giocato le prime 9 buche badando a non commettere errori, nel suo score solo un birdie e un bogey, ha decisamente attaccato sulle buche di rientro. La sua impressionante serie di birdie è cominciata alla buca 12 (par 3), a metà dell'Amen Corner, ed è proseguita sino alla 16. Il bogey alla 18 ha solo parzialmente rovinato una giro pressoché perfetto concluso in 68 colpi (-4). Alle sue spalle, distanziato di tre colpi, John Senden, grazie a un giro in 68 colpi, stesso score di Thomas Bjorn che si trova in terza posizione con il punteggio di -3 in compagnia di Jonas Blixt, Adam Scott e Jordan Spieth.

Gli italiani: Francesco Molinari e Matteo Manassero partivano entrambi dal confortante score di -1 ma sono incappati in una giornata difficile. Il torinese, che giocava al mattino, dopo il bogey alla buca 1 ha messo in campo tutta la sua calma ed esperienza segnando nove par consecutivi. Nelle rimanenti otto buche Molinari è incappato in altri tre bogey scendendo sino al 37mo posto. Manassero, che giocava nel pomeriggio con il vento che ha asciugato i green rendendoli più veloci, ha avuto serie difficoltà. Lo score del veronese non lascia spazio alle recriminazioni: 81 colpi frutto di nove bogey e nessun birdie. Augusta non perdona se non si è precisi con il primo colpo e Manassero di fairway nel secondo giro ne ha presi veramente pochi (intorno al 50%).

Molti i nomi illustri fuori dal taglio: Phil Mickelson, Sergio Garcia, Charl Schwartzel e McDowell sono quelli che coltivavano le maggiori velleità di un successo prima del via. Sono passati con l'ultimo score valido (+4) Rory McIlroy e Jason Day.

PRIMO GIRO: Bill Haas con lo score di -4 è al comando solitario al termine del primo giro. Il 32enne del North Carolina con un birdie sull’ultima buca ha preso un colpo di vantaggio su Bubba Watson, sul sudafricano Louis Oosthuizen e sull’australiano Adam Scott, tutti vincitori di major.

Francesco Molinari e Matteo Manassero sono appaiati al dodicesimo posto con -1. Hanno lo stesso score dei due azzurri anche il nordirlandese Rory McIlroy e lo spagnolo Miguel Angel Jimenez.

Sottotono Henrik Stenson 27° con 73 +1 che finendo al secondo posto supererebbe l'assente Woods. Per compiere la stessa impresa Scott può arrivare anche terzo mentre l'unico altro che può salire in cima al ranking è Jason Day, che però dovrebbe vincere, ma è attardato come lo spagnolo Sergio Garcia (40mi con +2). Sono a rischio taglio Phil Mickelson e gli inglesi Ian Poulter e Justin Rose, 67.i con +4, Dustin Johnson, 75° con +5, Zach Johnson e l’argentino Angel Cabrera, 80.i con +6, l’inglese Luke Donald, 87° con +7, e Jason Dufner, 90° con +8.

PAR 3 CONTEST: La settimana non è cominciata nel migliore dei modi. Il maltempo, ha impedito l’effettuazione della prima giornata di prove con relativo accesso agli spettatori, che avevano acquistato il biglietto. Verranno risarciti nel mese di maggio o potranno esercitare l’opzione di prenotare i biglietti per il lunedì di pratica dell’edizione 2015. Erano undici anni, ossia da lunedì 7 aprile del 2003, che non si verificava un evento simile. Quell’anno vinse il canadese Mike Weir. Oggi si disputerà il tradizionale Par 3 Contest, a metà tra gara e festa, che fa da prologo al toreno. In tema di superstizione non ha una buona fama: infatti da quanto è stato istituito (1960) nessun vincitore è mai riuscito a centrare il major nella stessa settimana. A vederla in maniera positiva è però vero che qualcuno lo ha fatto in anni diversi.

PROLOGO: Una delle settimane golfisticamente più attese dell'anno è arrivata. L'adrenalina aumenta nei corpi degli atleti e del pubblico che catalizza la propria attenzione verso la Georgia, sullo splendido Augusta National Club, il circolo più esclusivo del pianeta, sede dal 1933 del Masters. È il primo major della stagione e nel 2014 festeggia la 78ma edizione.

Il field include 96 giocatori con tutti i più forti in campo, tutti tranne Tiger Woods fermato dall'intervento alla schiena.Il Fenomeno, che dovrebbe tornare in campo non prima dell'estate, potrebbe perdere la leadership qualora Adam Scott riuscisse a bissare la vittoria della scorsa stagione. Fare dei pronostici è pressoché impossibile, lo dimostra la sconfitta allo spareggio lo scorso anno del già vincitore Angel Cabrera, giocatore sul quale nessuno avrebbe scommesso un cent. Certamente Scott parte tra i favoriti, così come Jason Day (il mio personale pronostico) e Sergio Garcia. Nel novero dei pretendenti al titolo anche i due Johnson, Zach e Dustin, così come Keagan Bradley, Bubba Watson e Phil Mickelson. In questo field stellare sicuramente hanno chances anche Webb Simpson, Jason Dufner, a i nordirlandesi Rory McIlroy e Graeme McDowell, ai sudafricani Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, agli inglesi Luke Donald, Justin Rose e Ian Poulter.

Saranno in campo anche Francesco Molinari e Matteo Manassero. Il torinese è alla quinta apparizione di fila. Ha superato due volte il taglio (19° nel 2012 e 30° nel 2010), mancandolo nel 2011 e nel 2013. È entrato nel field per la sua posizione tra i primi 50 nell’ordine di merito a fine anno, ma sarebbe stato qualificato anche con la graduatoria della settimana precedente il major. Anche Manassero ha avuto accesso attraverso il World Ranking a fine 2013, mentre sarebbe rimasto fuori se avesse dovuto ricorrere alla seconda opzione (attualmente 52°). Il veronese sarà alla terza partecipazione, la seconda da professionista. Anche lui lo scorso anno è uscito al taglio, mentre nel 2010, da dilettante, si classificò 36°. Nell’occasione fu il più giovane amateur a partecipare all’evento e a superare il taglio.

Andrea Ronchi - [email protected]
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