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EPILOGO: Era una vittoria ampiamente prevista visto il notevole vantaggio ma Martin Kaymer non si è limitato a controllare gli avversari, bensì ha attaccato chiudendo anche le ultime 18 buche sotto il par e con il totale di -9 ha vinto la gara. Alle sue spalle, a ben otto colpi, Rickie Fowler e Erik Compton. Questi gli unici giocatori sotto il par al termine delle 72 buche. Al quarto posto Keegan Bradley, Henrik Stenson, Jason Day, Dustin Johnson e Brooks Koepka.

Gli italiani: Francesco Molinari ha perso qualche posizione anche nell'ultimo giro chiudendo al 23° posto. Si tratta di una buona prestazione in ottica generale, però resta un po' di amaro in bocca pensando a come il torinese aveva iniziato il torneo. Ieri è stato poco efficace sui green, anche un po' sfortunato in un paio di occasioni.

TERZO GIRO: Martin Kaymer ha notevolmente rallentato nel corso del terzo giro. Il tedesco ha fatto registrare uno score sopra par, +2, ma ciò nonostante inizierà il turno conclusivo con cinque colpi di margine su Rickie Fowler e su Erik Compton saliti al secondo posto a quota -3. Questi ultimi sono stati protagonisti della giornata realizzando entrambi un 67 (-3), miglior score parziale e unico sotto par, rimontando dodici posizioni in un giro complicato in cui il campo ha creato problemi a tutti, tanto che solo altri cinque giocatori hanno terminato nel 70 del par. Tra costoro Dustin Johnson e lo svedese Henrik Stenson, quarti con -2. “Non ho giocato bene come nei primi due giri, comunque ho tenuto - ha detto Kaymer - Le bandiere erano veramente in posizioni difficili e forse l’unica abbordabile era quella sulla buca 18 e, per mia fortuna, sono riuscito ad approfittarne. Ho eseguito alcuni brutti colpi sulla prima metà del tracciato e li ho pagati ogni volta soltanto con il bogey e questo è stato un aspetto positivo. Sono comunque soddisfatto: un punteggio di otto colpi sotto par è assolutamente buono”.

Gli italiani: Francesco Molinari è rimasto al 14° posto con +2. Per il torinese la partenza non è stata delle migliori e, come nei giri precedenti, è andato subito sopra par perdendo tre colpi in sette buche con quattro bogey e a fronte di un solo birdie. Calma e pazienza sono state le armi migliori per recuperare un prezioso colpo nel rientro, con due birdie e un bogey, per un giro in +2.

SECONDO GIRO: Martin Kaymer ha bissato il 65 d'apertura e al giro di boa è al comando a -10 con ben 6 colpi di vantaggio su Brendon Todd seguito a -3 da Kevin Na e Brandt Snedeker. Interessante il quintetto al quarto posto a quota -2 composto da Dustin Johnson, Keegan Bradley, Brooks Koepka, Henrik Stenson e Brendon De Jonge.

In risalita Rory McIlroy e Adam Scott. Il primo, grazie a un 68 (-2), è passato dalla 36ª alla 10ª piazza con -1, dove è affiancato da Matt Kuchar, Chris Kirk e da Jordan Spieth, mentre il secondo, dopo aver iniziato il torneo in 68ª, è risalito sino al 14° posto con il par.

Gli italiani: Francesco Molinari ha perso 8 posizioni scendendo al 14° posto a causa di un giro in +1 che lo ha riportato pari al par. Molinari (via dalla 10ª), come nella prima giornata, si è trovato gravato di due bogey, questa volta dopo appena tre buche, e nuovamente da dovuto rimettersi pazientemente a ricucire lo score. E’ tornato in par infilando due birdie consecutivi alle buche 3 e 4 (la 12ª e la 13ª giocate), poi ha ceduto un colpo al campo con il terzo bogey (71, +1). Andrea Pavan ha provato generosamente a ribaltare una situazione obiettivamente molto difficile dopo un primo giro e ha iniziato dalla buca 10 con un birdie, ma tre bogey prima del giro di boa hanno in pratica deciso del suo destino. Ha avuto qualche speranza di rimettersi un corsa ancora con un birdie, però subito dopo un altro bogey ha chiuso il discorso e fissato il 72 (+2). Resta comunque per lui la soddisfazione di aver affrontato il primo major e di aver acquisito un’esperienza che gli tornerà molto utile per il futuro.

PRIMO GIRO: Sei birdie, un solo bogey e lo score di -5. Questi i numeri in sintesi della carta consegnata da Martin Kaymer al termine delle 18 buche d'apertura. È ancora molto presto per fare qualsiasi tipo di calcolo però si tratta di una mini fuga visto che i più diretti inseguitori sono a quota -2: si tratta di Kevin Na, Graeme McDowell, Brendon De Jonge e Fran Quinn. Bene anche il numero 2 al mondo, Henrik Stenson sesto con -1.

Più attardati gli altri protagonisti: Phil Mickelson è 16° pari al par, Rory McIlroy 36° con +1, il leader del ranking Adam Scott 68° con +3 e Bubba Watson in fondo alla classifica, 122°, con +6.

Gli itailani: Francesco Molinari ha confermato la buona forma. È 6° con -1 al termine di un giro con 3 bogey e 4 birdie a conferma che il campo è terribile e perdere colpi molto facile, anche per un giocatore preciso come lui. Più attardato Andrea Pavan, al 106°posto con +5. Lo score del romano è stato appesantito da 2 doppi bogey alla 11 e alla 14.

PROLOGO: Bill Coore e Ben Crenshaw hanno realizzato un importante restyling al percorso n.2 del Pinehurst Resort. Il campo ha perso il rough (oltre 14 ettari) che circondava i fairway, lascinado il posto a delle aree incolte con sabbia, aghi di pino e cespugli. I giocatori "erranti" si troveranno così di fronte ai pericoli più disparati.

In campo ci saranno tutti i più grandi giocatori, fatto salvo Tiger Woods ancora in fase di recupero. Adam Scott e Rory McIlroy saranno osservati speciali visto che entrambi sono in splendida forma e reduci da una vittoria nell'ultimo mese. Con loro anche i tre giocatori che, in caso di vittoria, potrebbero salire sul tetto del world ranking scalzando lo stesso Scott. Si tratta di Henrik Stenson, di Bubba Watson, vincitore del primo major stagionale, e Matt Kuchar. Phil Mickelson si candida come protagonista assoluto poiché proprio su questo percorso concluse al secondo posto dietro al compianto Payne Stewart.

Gli italiani: Francesco Molinari si presenta al via con grandi aspettative. Sebbene Chicco non abbia statistiche incoraggianti nei 5 US Open ai quali ha preso parte (2 top 30 e 2 tagli), arriva da 3 top ten nelle ultime 4 gare disputate. Importante per lui passare il taglio e accumulare moneta valida per il ranking PGA. Discorso diverso per Andrea Pavan. Il romano si è qualificato in Inghilterra ed è al suo primo major. Sicuramente sarà emozionato e la sua presenza arricchirà il proprio bagaglio di esperienza. Se poi riuscirà a giocare senza grandi aspettative e pressioni potrebbe anche essere una sorpresa.

Andrea Ronchi - [email protected]
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