Pesaro, 27 aprile 2012 - IL MONDIALE comincia adesso. Magari Jorge Lorenzo, che in Qatar ha messo la firma su una vittoria da incorniciare, non la penserà esattamente così, ma in casa Ducati, come dalle parti di Stoner e Pedrosa, l’appuntamento con il Gp di Spagna rappresenta il vero e proprio via alla stagione.
Cominciamo da Valentino Rossi. In questo week-end centrerà il traguardo dei 200 gran premi nella storia del Motomondiale e l’obiettivo — o forse sarebbe meglio dire il sogno — è di riuscire a riportare la Ducati il più in alto possibile. Vale sa che è dura, ma sa anche di essere obbligato a riaccendere l’entusiasmo attorno alla nuova Desmosedici che in Qatar gli era apparsa troppo deludente per essere vera.

«CONOSCIAMO molto bene questo tracciato — spiega Rossi — e quindi quando penso a Jerez ho sempre sensazioni positive».


«Sono convinto — aggiunge — che andremo sicuramente meglio rispetto al Qatar, ma niente illusioni: non possiamo puntare alla vittoria».
 

Diverso, decisamente diverso, l’atteggiamento di Lorenzo e di Stoner si presentano in pista con le motivazioni giuste per portare Yamaha e Honda sul gradino più alto del podio. Jorge non ha dubbi: «Partire dalla pole e vincere la prima gara regala fiducia a tutti e anche all’interno del team. Lo scorso anno abbiamo vinto solo tre gare con la M1, ma Jerez è stata una di queste. E’ una pista su cui andiamo bene». Senza dimenticare, che Lorenzo si è saputo imporre alla grande nella prima tappa del Mondiale, in Qatar e questo risultato lo proietta nel ruolo di primo avversario di Stoner nella caccia al titolo.


GIÀ, STONER. Per lui, come per Rossi, la stagione inizia davvero a Jerez. Casey a Losail ha sofferto, si è arrabbiato con il suo team e soprattutto non ha vinto. Cosa che invece, da quelle parti a Stoner era riuscita più volte.


«Proveremo differenti soluzioni, ma ci sono molte cose positive che ci portiamo da Losail — è la sentenza del pilota della Honda —. Quindi possiamo essere fiduciosi per questo fine settimana».

 

di Riccardo Gallo