Debrecen, 27 maggio 2012 - Forse un calo di concentrazione, forse ha speso troppo nell'oro nei 200 di ieri, senza dimenticare la staffetta, sta di fatto che la brava Federica Pellegrini si è imbattuta in una clamorosa eliminazione nelle batterie dei 400 stile libero agli europei di nuoto di Debrecen. La campionessa azzurra, il giorno dopo l’oro nei 200, ha chiuso le eliminatorie con il decimo tempo di 4’14’’27 e non accede così alla finale in programma nel pomeriggio. Si qualifica invece l’altra azzurra Martina Di Memme, con il secondo tempo di 4’10’’44.

L'ANALISI DI FEDERICA - "Non ho niente a cui mi possa attaccare. Sono morta, non avevo più gambe. Nessun tipo di forza, non riesco a capire". Federica Pellegrini non si spiega il flop. "Non vorrei avere qualche problema di salute perché non mi sono mai sentita così male - dice a Raisport - Ansia? No assolutamente, non è niente che si possa attribuire all’ansia. Semplicemente non ne avevo più di così. Ora farò gli esami del caso, magari non c’è niente è solo stanchezza, ma così forte è cosa rara".

ROSSETTO - "Per quanto si possano cercare spiegazioni tecniche è impossibile con un tempo tanto inverosimile". Queste le parole del tecnico federale Claudio Rossetto dopo l’eliminazione della Pellegrini. "Dopo la staffetta con la frazione da 1’55”33 Federica era tranquilla, allegra. In due giorni Si è trasformata. Non siamo rimasti soddisfatti dall’ 1’56”76 nella prova individuale, ci aspettavamo meno, ma non c’è nessuna correlazione con un 4’14”27 nuotato in un campionato europeo dove bastava il 4’12 per entrare in finale. E’ una prestazione troppo negativa per esprimere una valutazione tecnica".

“Al rientro sottoporremo Federica Pellegrini ad una serie di analisi per renderla più serena - ha aggiunto Rossetto - ma sono sicuro che non c’è nulla, altrimenti non avrebbe potuto nuotare i 200 con quei tempi, a meno che non sia intervenuto qualche virus fulmineo. Mi spiace che si sia verificato questo episodio. Ma sono certo che lo supereremo insieme. Federica Pellegrini è una campionessa. Una persona complessa e a volte troppo chiusa, ma il nostro rapporto si sta consolidando e c’è fiducia reciproca. Non dobbiamo preoccuparci. Questa gara non può essere soggetta a interpretazioni tecniche. Questo era e resta un campionato europeo di passaggio. L’obiettivo è l’Olimpiade".