Verona, 14 luglio 2012 – A Verona con la testa a Londra. Poco più di due settimane all'evento più atteso dell'anno e Federica Pellegrini sta limando i dettagli per conquistare Londra, la sua terza Olimpiade.

Federica si è allenata a Tenerife, prima di arrivare in Veneto e la testa è già i Giochi, con la voglia di migliorarsi ancora anche se le Olimpiadi l'hanno già vista vincente. Ad Atene era una bambina, capace di conquistare l'argento nei 200 stile libero, Pechino l'ha consacrata numero uno con l'oro sempre nei 200, Londra ora attende la Pellegrini della maturità.
 

''Intanto - dice la nuotatrice veneta - devo dire che è la prima volta che vado a Londra, di fatto non ci sono mai stata. Da un punto di vista organizzativo quella di Londra è un'Olimpiade che presenta dei vantaggi rispetto a Pechino. In Cina abbiamo nuotato le batterie nel pomeriggio e alla mattina sono state disputate le finali con la sveglia alle 4. Non era certo il massimo, ora, invece, tutto torna alla normalità''.
 

Anche a Londra non mancano le avversarie. Su tutte la francese Camille Muffat, ma occhio anche alle americane Allison Schmitt e la baby Melissa Franklin. ''Direi una bugia - rileva serena - se in questi mesi non mi sono accorta dei tempi che stanno facendo, soprattutto della crescita della Muffat. Ai Trials non credo poi che la Franklin abbia spinto troppo, a lei interessava fare il tempo per le Olimpiadi e basta. Ma non voglio pensare alle avversarie, voglio solo concentrarmi su me stessa. Ho fatto un ottimo lavoro, sono pronta''.
 

Un lavoro portato avanti nell'avvicinamento ai Giochi con Claudio Rossetto, dopo il divorzio dal francese Lucas e la breve parentesi con Bonifacenti. ''Dopo il cattivo risultato sui 400 metri a Debrecen - spiega Federica - ci siamo parlati a lungo e abbiamo pianificato le tappe di avvicinamento verso Londra, compreso rimanere qui a Verona prima della partenza. A Roma non si sta male, sia chiaro. Però le condizioni qui sono migliori e forse io non amo troppo le grandi città. Il rapporto con Rossetto? Molto buono, dovevamo conoscerci meglio. Non bisogna dimenticare che sino a questo momento lui aveva allenato solo uomini e velocisti, io sono una donna e per di più mezzofondista. Insomma un'altra realtà''.
 

Gli obiettivi sono fissati da tempo: ''Gareggerò sui 400 e sui 200. Farò anche la batteria della staffetta 4x100 che e' fissata per il primo giorno di gare. E' un'occasione per preparare al meglio gli impegni successivi, ma se ci qualificheremo toccherà alle ragazze andare avanti''.

Quello che puo' spaventare Federica è la grande pressione che c'è e non solo nel mondo del nuoto, su di lei. Le grandi aspettative di tutto lo sport italiano. ''E' la mia terza Olimpiade, a questo tipo di pressioni - dice - ci sono abituata. E poi ammetto che sono egoista nell'affrontare queste competizioni. Penso solo a me e alla mia gara. Un po' come a Pechino, mi creo una bolla tutta attorno e ci faccio entrare solo le persone che mi rendono serena e tranquilla''.

Serenità e tranquillità che Federica si pone come obiettivi post olimpici: ''Comunque andranno queste Olimpiadi il prossimo dovrà essere un anno diverso. Non voglio dire che smetterò di nuotare, ma voglio e devo tirare un po' il fiato. Penso che farò solo gare in staffetta, vorrei avere più tempo per me, per passarlo in famiglia. Magari trascorrere anche il Natale con i miei...''.
 

C'è spazio anche per gossip, immancabile la domanda sulla storia d'amore con Filippo Magnini: ''Vorrei parlare solo di Olimpiadi e nuoto. Dico solo che si tratta di una storia importante, ma che non stiamo facendo grandi progetti. Tutto qui''.