Londra, 19 agosto 2012 - Una pubblicità potrebbe costare a Michael Phelps le medaglie di Londra 2012. L'atleta americano infatti avrebbe fatto il testimonial di Louis Vuitton. E fin qui non c'è niente di irregolare, ma, secondo il Mail on Sunday il plurimedagliato nuotatore potrebbe aver violato la regola 40 del manuale del Cio secondo cui nessun atleta può partecipare a operazioni di marketing non olimpiche durante i giochi e per un periodo definito a conclusione delle Olimpiadi.

Gli scatti pubblicitari sotto accusa sono apparsi su Twitter e vari siti web il 13 agosto, data che rientra nella ‘tregua olimpica’ degli spot.

Da Londra Phelps è rientrato con al collo quattro ori e due argenti. Il campione corona così una carriera fantastica che lo ha visto partecipare a quattro Olimpiadi, la prima a 15 anni a Sydney, in cui ha conquistato un totale di 22 medaglie.

La recente regola 40, introdotta dal Cio qualche mese fa (Non senza polemiche), impedisce agli atleti di far pubblicità non olimpiche dal 18 luglio al 15 agosto 2012.

Nelle foto da testimonial di Louis Vuitton l’atleta è vestito con un completo della casa francese, a fianco della ginnasta russa Larissa Latvinina, oggi settantasettenne, che prima di lui deteneva il record di medaglie olimpiche.

In un altro scatto, realizzato come il primo dalla fotografa Anne Leibovitz, Phelps è immerso in una vasca da bagno, in costume e occhialini, con una borsa Vuitton posata per terra.

A questo punto il Cio dovrà scoprire se le fotografie sono state messe in giro da un malintenzionato o dalla Louis Vuitton. Nel primo caso Phelps salva il bottino olimpico, in caso contrario, se fosse stata la stessa casa di moda francese a farle trapelare sul web, il nuotatore dovrebbe sfilarsi le medaglie. Ma Louis Vuitton ha già fatto sapere che le immagini non erano ufficiali e sono state rubate. Meno male....