Miami, 15 aprile 2011 - Il campione del mondo di tennis del 2010, Rafael Nadal, poche ore prima di cominciare il torneo di Key Biscayne, l’isola di Miami, ha firmato per tre anni un contratto con la Bacardi per la nuova campagna sul bere responsabile. E’ la seconda volta che il brand sceglie un testimonial nel mondo dello sport per renderlo un chiaro esempio di bere responsabile: il primo era stato il campione di Formula Uno Michael Schumacher.

La nuova campagna si chiama ‘Champions drink responsibly’ e ha permesso di contattare 37 milioni di persone in tutto il mondo. ‘Mi sforzerò di far capire che, a cominciare da me, non bisogna mai superare la linea del pericolo’, dichiara il campione, ammettendo di aver superato qualche volta la ‘linea della responsabilità’.

In Bacardi-Martini la Responsabilità Sociale ha radici antiche: molto prima di diventare un unico Gruppo, nel 1993, entrambe le società potevano vantare politiche d’avanguardia in questo campo, sia attraverso comunicazioni dirette al consumo moderato delle bevande alcoliche, sia per il contributo che davano alla vita sociale dei rispettivi luoghi d’origine.

È anche per tali motivi storici che oggi la Responsabilità Sociale è al centro delle strategie del Gruppo Bacardi-Martini. Attualmente si può dire che non esista ambito di attività – all’interno dell’azienda o indirizzata verso l’esterno – che non sia toccato dal tema della Responsabilità, più che mai trasversale all’intera vita dell’impresa e a tutte le persone che essa coinvolge, direttamente o indirettamente.

Alla base di questa visione, una vera e propria “cultura etica” del fare impresa, il Gruppo Bacardi-Martini pone quattro valori: la Fiducia nell’azienda, l’Aver Cura dell’ambiente e della comunità in cui l’azienda opera, l’Eccellenza, la Passione per le cose fatte in modo giusto e corretto. Sono questi i principi ispiratori di ogni azione, le stelle polari su cui si orientano gli obiettivi da raggiungere, a qualunque livello.