Roma, 6 luglio 2013 - E’ Marion Bartoli la nuova regina di Wimbledon. La tennista francese, numero 15 della classifica mondiale e del torneo, nella finale del singolare femminile della prova inglese del Grande Slam, ha battuto la tedesca Sabine Lisicki, 23 anni, numero 24 del ranking Wta e 23 del seeding, col punteggio di 6-1 6-4, in un’ora e 18 minuti.

Sull’erba del centre court dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club di Londra la 28enne Bartoli, già finalista a Wimbledon nel 2007, ha sfruttato al meglio la maggiore esperienza e ha imposto il suo tennis, tutto bimane (sia dritto che rovescio) e la sua aggressività all’impaurita Lisicki.

La tedesca, autentica sorpresa del torneo, alla sua prima finale in carriera in una prova del Grande Slam, pè entrata in campo troppo contratta e nervosa e ha ritrovato il suo miglior tennis quando era in svantaggio per 6-1 5-1. La Lisicki ha, dunque, annullato 3 match-ball all’avversaria ed è risalita fino al 5-4 per la francese. La Bartoli ha poi mantenuto il servizio (chiudendo con un ace) e ha meritatamente conquistato il suo primo titolo del Grande Slam.

"Sognavo questo momento da tempo, da quando avevo 6 anni". Marion Bartoli non trattiene l’emozione al termine della vittoriosa finale di Wimbledon contro Sabine Lisicki. La francese è riuscita a riscattare la sconfitta nell’ultimo atto del torneo 2007, quando a batterla fu l’americana Venus Williams. "So come si sente Sabine", ha spiegato Bartoli. "E sono sicura che arriverà qui un’altra volta. Non ho alcun dubbio”. Alla francese viene chiesto come si immaginava potesse chiudere una finale di Wimbledon: "Forse con un vincente di rovescio, ma con un ace proprio no - la risposta della francese - ho allenato il servizio per così tanto tempo".