Roma, 22 dicembre 2010 - Pubblichiamo per intero, e con piacere, la lettera che ci è stata inviata da Vincenzo Onorato, presidente di Mascalzone latino. L'intervento è una replica a quanto dichiarato nei giorni scorsi da Salvatore Sarno, comandante di Shosholoza.

"Prendo spunto dall’intervista rilasciata dal Com.te Sarno sul vostro giornale per fornire la mia testimonianza sullo stato della Coppa America e sui budget che i team dovranno sostenere per poterla affrontare. Il Com.te Sarno è evidentemente non informato sulle ultime modifiche del protocollo del 12 dicembre scorso tra le quali viene riportato che l’entry fee è stato portato a euro 100,000 anziché 1 milione di euro. Il performance bond invece da 3 milioni di dollari è sceso ad 1 milione di dollari (200,000 entro 1 aprile 2011 e 800,000 entro il 31 dicembre 2011).

Lo spirito con cui ci siamo mossi Russell ed io è stato quello di voler ridurre drasticamente i costi; ne è la riprova che per la prima volta nella storia della Coppa, per i primi due anni le selezioni verranno corse con one-design di 45 piedi. Questa scelta è stata anche motivata per dare tempo ai team di trovare sponsor e finanziarsi. Non ho mai indicato come budget minimo 80 milioni di euro. E’ pensabile che il Comandante Sarno possa fare la prossima Coppa America con Shosholoza spendendo 17 milioni di euro così come da lui dichiarato per il budget della 32ma edizione. Non è questo certamente un budget per vincere ma il Comandante Sarno ha dimostrato di poter raggiungere risultati più che lusinghieri con una cifra contenuta.

Il cuore del problema è un altro: la situazione economica mondiale è ben diversa dall’effervescenza finanziaria nei mercati che caratterizzava i tempi della 32ma edizione. E’ giusto quando il Com.te Sarno parla di “questi tempi” come “pazzeschi” questo per Russell e me si è tradotto nel riempire, in termini contenuti, l’evento e quindi in valore per gli investimenti degli sponsor.

Vorrei infine ricordare che la posizione di Mascalzone Latino non è diversa da quella di altri team. Noi non abbiamo ad oggi alcuno sponsor, anche se abbiamo alcune importanti trattative in corso, ed è nostro preciso interesse soggettivo (poter partecipare all’evento) e oggettivo come Challenger of Record (avere tanti team in gara), tenere i costi il più basso possibile. Noi di Mascalzone Latino dichiariamo con grande onestà che lottiamo per sopravvivere. Con la stessa chiarezza avrei preferito che team importanti come Team Origin e Shosholoza, invece di accampare patetiche scuse in merito al format dell’evento, alla rivoluzione dei catamarani e ai budget, tanto per citare alcuni esempi, si fossero limitati, con più dignità, a dichiarare che in questo momento non hanno i soldi e non hanno prospettive di sponsor".

Vincenzo Onorato