{{IMG_SX}}Roma, 6 aprile 2009 - La polizia di Viterbo ha notificato una misura cautelare in carcere presso l’istituto penale minorile nei confronti di un minore di 16 anni, responsabile di estorsione, violenza privata e reati inerenti alla discriminazione razziale.


Il giovane nel periodo compreso tra settembre 2008 e marzo 2009, in alcuni casi in concorso con un altro minore non imputabile purché con un’età inferiore ai 14 anni, si è reso protagonista di una serie di episodi di violenza nei confronti di suoi coetanei all’interno di una scuola del centro cittadino di Viterbo.


Le indagini sono partite da una segnalazione fatta ai poliziotti di quartiere, relativa ad un’aggressione da parte dell’arrestato nei confronti di un altro studente. I poliziotti hanno acquisito successivamente una notizia confidenziale da un alunno della scuola, il quale ha riferito che il minore nascondeva nei pantaloni un coltellino e lo vessava con continue richieste di denaro.


In base a dichiarazioni rese da alcuni compagni di scuola, convinti dagli investigatori a superare il timore di ritorsioni da parte dell’indagato, si è accertato che questi, più grande d’età rispetto alla media degli studenti dell’istituto e grazie alla sua fama di violento, vantata anche per l’appartenenza a un gruppo ultras, dall’inizio dell’anno scolastico aveva ripetutamente vessato alcuni alunni con continue richieste di danaro e con ripetuti episodi di violenza. In alcune di queste occasioni avrebbe posto in essere anche atti di discriminazione razziale nei confronti di studenti della scuola con origini etniche diversa da quella italiana.


Nonostante la giovane età, l’arrestato è già stato arrestato nel febbraio 2008 per violenza sessuale su tre minori di 10 anni (per tale procedimento nel marzo 2008 era stato collocato in una comunità) e indagato nell’ottobre 2008 in stato di libertà per violenza privata e molestie presso una casa famiglia dove era stato collocato.