{{IMG_SX}}Como, 21 agosto 2007 - COME TUTTI i ragazzi a corto di soldi, abituati a comunicare tramite messaggini, aveva un sogno: sms gratis o scontatissimi, per abbattere i costi. Quel sogno lui lo ha realizzato: grazie ai suoi studi informatici, non solo non è finito in bolletta ma ha fondato persino una società che offre gli "short message" a prezzi stracciati. La notizia su Internet si è diffusa in un battibaleno.

 

In poco più di un mese di attività, sono già oltre 4.200 gli utenti che utilizzano i suoi servizi. E gli amici lo hanno soprannominato "il Bill Gates italiano". Davide Marrone, 24enne comasco, è il padre di "Skebby": un programmino da installare sui cellulari se, come recita lo slogan promozionale, «vi sembra scandaloso pagare 15 centesimi per 160 caratteri».

 

«L’IDEA è nata un paio di anni fa - racconta Davide, che frequenta la facoltà di Scienze informatiche della Statale di Milano -. Chiacchieravo con i miei compagni di corso su come sarebbe stato bello inventare un software per mandare messaggini senza pagare nulla. Ho pensato inizialmente di sfruttare gli sms gratuiti offerti dagli operatori via Internet». L’opportunità è di inviare tra i 5 e i 10 sms al giorno senza costi. Ma bisogna essere davanti a un pc connesso alla rete per usufruire dell'offerta.

 

«Con Skebby, invece, ovunque tu sia, puoi utilizzare quegli sms tramite cellulare - spiega Davide -. Basta installare l'applicazione, inserire i dati, scrivere il testo e spedire: i dati passano attraverso un server che si collega ai siti degli operatori e invia l'sms. L’utente finale paga solo il trasporto dati dal cellulare al server, che può essere di uno o di due centesimi».

 

«Ci sono però due limitazioni - aggiunge Davide -: gli sms gratuiti sono limitati e in molti casi possono essere inviati solo a clienti dello stesso operatore». Pensa e ripensa, il software raddoppia. E a fianco della versione "Skebby Free", che continua a funzionare sfruttando gli sms gratuiti, nasce la versione a pagamento, "Skebby Pro", con sconti fino oltre il 50 per cento. E non è solo Davide a credere in questa possibilità: a dargli credito, oltre al padre che gli ha messo a disposizione 10mila euro per fondare la società "Mobile solution", sono anche la sua università, il Politecnico e la Camera di Commercio di Como.