Pechino, 20 luglio 2010 - Il governo cinese ha confermato il rinnovo per un anno della licenza che permette a Google di operare nel Paese in quanto l’azienda statunitense ha accettato di rispettare le leggi sulla censura: lo ha reso noto il Ministero dell’Industria e della Tecnologia di Pechino.

 

Si tratta del primo commento ufficiale cinese alla vicenda Google, innescata proprio dai meccanismi di censura messi in atto dal governo di Pechino nel tentativo di controllare l’accesso ai contenuti della Rete.

 

L’accordo implica che Google “non fornirà informazioni in grado di minacciare la sicurezza nazionale o gli interessi cinesi, non inciterà all’odio razziale, non propalerà notizie legate alla superstizione, non minaccerà la pace sociale né diffonderà contenuti a carattere pornografico, violento o diffamatorio”, conclude il ministero.

 

L’azienda statunitense spiega che l’intesa permette che i sistemi attivi su Google.cn (musica, traduzione, ricerca di prodotti) non siano sottoposti ad alcuna censura: per tutti gli altri servizi sarà però necessario spostarsi su Google.com.hk, attivo a Hong Kong. La Cina rimane il principale mercato internet mondiale con 420 milioni di utenti registrati alle fine di giugno, secondo le stime ufficiali.