Washington, 23 agosto 2010 - Non è ancora la ‘Precrimen’ prevista da Philip K. DIck in ‘Minority Riport’, ma ci si avvicina molto. Un software, già usato a Baltimora e Filadelfia, sarà impiegato a Washington per valutare se un detenuto rilasciato in prova tornerà a commettere un crimine.

Sviluppato dal professore Richard Berk dell’Universita della Pennsylvania, il programma nel caso di Washington individuerà anche quale crimine l’ex detenuto commetterà.

Il software aiuterà gli agenti a graduare il tipo di controllo da riservare alle persone rilasciate per buona condotta. Dopo aver accumulato un database di oltre 60.000 criminali rilasciati, usando un algoritmo di sua invezione, il professore Berk, riesce a calcolare la quota di persone che hanno maggiori chance di macchiarsi di un nuovo crimine: invece di individuare un possibile recidivo su 100 il sistema di Berk ne identifica 8 su 100.