Roma, 17 ottobre 2010 - Stop a Facebook e forti limitazioni all’accesso a Internet agli oltre 3 mila dipendenti che lavorano negli uffici della Regione Lazio.

Da un’indagine interna alla Regione Lazio sui computer di dipendenti e dirigenti connessi a internet è infatti emerso che ogni giorno mediamente il 70% del ‘traffico dati’ riguarda Facebook e un'altra fetta importante, il 20%, è per gli accessi a Messenger (il servizio di messaggistica di Microsoft) e Youtube.


E’ quanto riporta Il Messaggero, spiegando che il segretario generale della Regione Salvatore Ronghi ha inviato il 12 ottobre due circolari che di fatto impediranno, o comunque limiteranno molto, l'uso di Internet in ufficio. In pratica sarà inibito il collegamento a Facebook e a tutti quei siti che non sono utili per il lavoro quotidiano. Dallo staff della presidente Renata Polverini fanno sapere che non c'è spirito punitivo, semplicemente “vogliamo evitare sprechi e utilizzare meglio le risorse”. L’obiettivo sarebbe quindi aumentare la produttività. Anche il Comune si è già mosso in questa direzione.

"Avendo riscontrato un utilizzo ludico o, comunque, non attinente all’attività lavorativa della rete internet da parte dei dipendenti regionali - si legge nelle circolari di Ronghi - e verificato che l’impiego improprio di tali risorse pregiudica ed ostacola l’attività dell’amministrazione regionale, si richiede che venga inibito, a tutto il personale regionale e con la massima urgenza, l’accesso alla rete internet che non sia di stretta attinenza all’erogazione della prestazione lavorativa".


Numerose, tuttavia, le eccezioni al provvedimento: ufficio di presidenza, ufficio di Gabinetto, ufficio del segretario generale, responsabili delle strutture che collaborano col segretario generale, assessori regionali e segreterie, direttori di dipartimento e regionali.