Roma, 23 novembre 2010 - Il 69% della popolazione italiana, in pratica sette persone su dieci, ha subito una qualche forma di cyber crimine contro una percentuale mondiale del 65%. È quanto emerge da un rapporto pubblicato dalla società Symantec. Dati confermati anche dalla polizia postale e diffusi oggi in occasione della firma di un protocollo d’intesa per la prevenzione dei crimini informatici, sottoscritto dal prefetto Oscar Fioriolli, direttore centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della polizia di Stato e da Marco Riboli, vicepresidente e general manager di Symantec Emea Mediterranean Region.

Dal rapporto Norton Cyber Crime Human Impact Report emerge inoltre che il 51% degli intervistati ha scoperto che il proprio pc è stato infettato da virus, il 10% è stato vittima di truffe online e il 4% ha subito il furto di identità. “Il protocollo che abbiamo sottoscritto - ha detto il prefetto Fioriolli - è una risposta efficace, mirata al contrasto dei crimini informatici e rientra nel modello di sicurezza partecipata, nel quale la sinergia pubblico-privato può essere un’arma vincente da utilizzare per combattere questo crimine emergente”.
 

E mentre si diffonde sempre di piu’ l’uso di internet parallelamente crescono i crimini informatici. Nei primi sei mesi del 2010 la polizia postale ha denunciato 819 persone per reati in materia di e-commerce e ne ha arrestate 37. Sono state 2.913 le persone denunciate per hacking, con 76 arrestati, mentre 475 denunce e 51 arresti hanno riguardato i reati pedopornografici.

Da gennaio a settembre, infine, il commissariato on line della Polizia postale, www.commissariatodips.it, ha ricevuto 757 segnalazioni, 189 denunce e 565 richieste di informazioni per fati relativi alla rete.