Washington, 11 giugno 2011 - Dopo la bufera Strauss-Kahn, il ciclone degli hacker. Per il Fondon monetario internazionale, alla ricerca di un nuovo direttore dopo l'arresto di Dsk, non sembra esserci davvero pace. "Il Fmi - riporta il New York Times - è stato colpito da quello che gli esperti di informatica descrivono come un massiccio e sofisticato cyber attacco la cui portata è ancora sconosciuta".

Nei server del Fondo, che si sta occupando di salvare dalla bancarotta Irlanda, Grecia e Portogallo, sono contenuti dati "strettamente confidenziali" sulle condizioni fiscali di molti Stati. Informazioni in grado di influenzare l'andamento dei mercati. Gli accordi che Dublino, Atene e Lisbona stanno cercando di concludere sono, secondo uno dei funzionari del fondo "dinamite politica". Come se non bastasse, tra le informazioni registrate ci sono anche gli scambi tra molti leader politici e il Fondo. L'origine dell'attacco non è stata svelata: sono moltissime le nazioni che fanno parte del Fmi e indicare chiaramente un colpevole potrebbe compromettere trattative avviate da tempo.

La rete dell'organizzazione è stata assaltata nei mesi scorsi, ma la notizia è trapelata solo oggi. "E' una breccia enorme", ha confessato uno dei funzionari al quotidiano Usa. David Hawley, portavoce del Fondo, non ha voluto fornire dettagli sull'intrusione. "Stiamo facendo un'indagine", si è limitato a dire. "Ancora non è chiaro - conclude il Times - quali e quante informazioni siano state rubate".