Roma, 16 luglio 2011 - Al via il poker modalità ‘cash’, che da lunedì prossimo si affiancherà a quella del poker in modalità torneo.

 

E per partecipare ai giochi l’iter è sempre lo stesso: la registrazione sul sito di un concessionario, l’apertura di un conto gioco e un software da scaricare e installare sul proprio computer. Rispetto al poker in forma di torneo - quello fino ad oggi consentito dalla legge - il poker ‘cash’ si differenzia però nell’investimento e nel ritorno in termini di vinicite.

 

Al contrario del Texas hold’em, nel quale l’unico investimento effettuato dal giocatore è il buy-in, a fronte del quale si riceve il medesimo ammontare di chips degli altri giocatori, nella modalità cash la quantità di chips dipende dal valore in denaro che il giocatore ha deciso di investire.

 

Il valore di base sarà diverso tra giocatore e giocatore, e quindi non si parte da un ‘tesoretto’ alla pari come nei tornei. Anche in questo caso, comunque, c’e’ un limite stabilito dalla legge: la posta iniziale per partecipare alla sessione di gioco (comprensiva di successivi incrementi) non puà essere superiore a 1.000 euro, il limite minimo e’ invece di cinquanta centesimi.

 

Oltre agli investimenti, l’altra fondamentale differenza tra poker torneo e poker cash sta nei meccanismi di vincita. Per avere la meglio in un torneo è necessario conquistare tutte le chips, il che vuole dire che tutti i giocatori al tavolo devono essere ‘sbancati’.

 

A seconda della posizione ottenuta (che dipende dall’ordine di abbandono del tavolo), viene stabilita la classifica finale e la successiva distribuzione dei premi. Se non ci si piazza tra i primi, il risultato economico sarà sostanzialmente nullo: la spesa effettiva è solo la somma sborsata per il buy-in d’iscrizione, mentre le chips perse nel corso del gioco hanno un valore ‘virtuale’.

 

Nella modalità ‘cash’ le vincite e le perdite sono invece più ‘dirette’, visto l’investimento iniziale, ma in compenso i giocatori possono acquistare chips e abbandonare il tavolo quando vogliono (quindi anche dopo una grossa vincita). Per una maggiore tutela del giocatore, le poker room italiane hanno inoltre deciso di introdurre un limite massimo al deposito del denaro. 

 

Il decreto dei Monopoli di Stato specifica che per gli skill games (di cui fa parte il poker) la percentuale dedicata alle vincite non puo’ essere inferiore all’80% della raccolta, al netto dell’eventuale parte destinata a jackpot. Per i giochi di carte in modalità diversa dal torneo, e quindi per il poker cash, è destinato al montepremi non meno del 90% della raccolta, sia nel caso di gioco fra piu’ utenti sia nel caso di gioco in modalità solitario.

 

Per poker e skill games, si conferma l’imposta pari al 3% della raccolta. Diversa la tassazione per il poker cash game: in questo caso l’imposta e’ pari al 20% della raccolta al netto delle vincite restituite al giocatore.