Roma, 20 gennaio 2012 - C'è una cyberguerra aperta fra gli hacker di Anonymous e il dipartimento di Giustizia americano. La causa scatenante è stata la chiusura di Megaupload, il maggiore sito mondiale di scambio di musica e film.

La rappresaglia informatica non si è fatta attendere: convocata via Twitter dall'account @YourAnonNews, è partita circa un'ora e mezza dopo la chiusura di Megaupload, e ha utilizzato una tecnica consolidata, quella del 'denial of service' . Bombardando di richieste di accessi gli i indirizzi IP, gli hacker hanno reso inaccessibili le pagine web del Dipartimento della Giustizia statunitense, della discografica Universal, della Mpaa (la Motion Picture Association of America), della Riaa (Recording Industry Association of America); in tilt anche il web della Warner Music, dell'Fbi e l'ufficio del copyright statunitense. Un attacco in grande stile, il più vasto mia compiuto finora da Anonymous, a cui hanno partecipato almeno 5.653 persone. Dopo il blackout notturno, tutti i siti sembrano aver recuperato in mattinata.

La chiusura di Megaupload è arrivata il giorno dopo l'auto-chiusura di Wikipedia, che mercoledì ha oscurato il sito per tutto il giorno, per protesta contro le due leggi sulla protezione del diritto d'autore in discussione a Camera e Senato Usa, leggi che secondo i big della Rete rischia di mettere definitivamente il bavaglio alla libertà d'espressione sul web.

IL CASO MEGAUPLOAD - Ieri l'Fbi ha chiuso il sito, utilizzato per lo scambio di file di grandi dimensioni, e ha incriminato diversi amministratori per i reati di violazione della proprietà intellettuale e riciclaggio di denaro. Quattro gli arrestati, tra cui il fondatore del sito, Kim "Dotcom" Schmitz, 37 anni residente ad Hong-Kong, mentre sette persone sono state incriminate per violazione delle leggi sul copyright e associazione a delinquere. Schmitz è ritenuto "responsabile di pirateria informatica massiccia su scala globale" e rischia fino a 50 anni di carcere. Secondo l'Fbi Megaupload.com ha generato 175 milioni di dollari di profitti illeciti e ha causato "oltre mezzo miliardo di danni" ai titolari dei diritti.

La denuncia contro gli accusati era stata presentata il 5 gennaio scorso negli Stati Uniti; Schmitz, cittadino tedesco residente a Hong Kong e in Nuova Zelanda, è stato identificato come proprietario e unico azionista della Vestor Limited, azienda utilizzata per gestire tutte le attività legate alla rete Megaupload. Il sito è uno dei più popolari di tutta la rete, utilizzato da cui migliaia di utenti per scaircare file di grosse dimensioni e anche film e software piratati, attraverso un meccanismo 'a rimbalzo': il file pirata venica caricato su Megaupload, e il link per scaricare veniva puoi pubblicato su altri siti e forum in rete. Per questo le autorità accusano Megauploud di far parte di "un'organizzazione criminale responsabile di un'enorme rete di pirateria informatica mondiale".