Roma, 9 marzo 2012 - E’ pensato per un impiego strettamente militare, ma è facile immaginarne applicazioni civili. “WaterGen”, un dispositivo messo a punto dall’azienda israeliana omonima, estrae acqua dall’aria.

Funziona con lo stesso principio di un climatizzatore, ricavando l’acqua direttamente dall’umidità atmosferica ambientale. L’aria viene convogliata attraverso una ventola nel dispositivo e filtrata, in modo da raccoglierne l’acqua. Questa viene purificata attraverso appositi filtri e mineralizzata per essere pronta da bere.

L’acqua così trattata può essere conservata in apposite taniche o consumata immediatamente attraverso una tubatura munita di rubinetto. A seconda delle condizioni ambientali si possono ottenere dai venti ai sessanta litri al giorno di acqua. Evidente il vantaggio per le truppe, specialmente quelle che operano in ambienti desertici.

Tutti gli eserciti del mondo, per mantenere idratati i propri militari, provvedono con sistemi logistici adeguati al trasporto sulle linee di guerra, attraverso mezzi terrestri o aerei che spesso si trovano a raggiungere località molto pericolose. Per non parlare del costo dell’operazione.

Per quanto progettato i militari, il sistema potrebbe anche essere applicata in ambito civile. In questo caso, tuttavia, potrebbero emergere problemi di costi e di approvvigionamento elettrico per far funzionare l’apparecchio.