Washington, 02 agosto 2012- Quante ore passate al giorno leggendo le vostre mail al lavoro? Ci avete mai fatto caso? Secondo un’indagine compiuta dal McKinsey Global Institute, la posta elettronica impegna, mediamente, più di un quarto della giornata di un impiegato. Due ore e mezza al giorno, per un totale di circa 81 giorni all’anno (una tipica settimana di lavoro è stata considerata 46 ore), che vengono sottratti al proprio lavoro. Inoltre il sondaggio rileva che, un impiegato spende 13 ore alla settimana sulle e-mail, mentre passa 6,4 ore alla settimana nella ‘comunicazione e collaborazione interna’. Anche se questa sembra una notizia negativa, in realtà la psicologa Jean Hannah Edelstein, che ha commentato lo studio dice che le persone spesso usano le e-mail per evitare il confronto diretto con gli altri individui. E questo potrebbe evitare che una situazione degeneri. Scrivere una lunga e-mail può aiutare a chiarire meglio il proprio punto di vista, rispetto a una conversazione faccia a faccia.

“I social media potrebbero incrementare la produttività del 25 per cento”

Il report di McKinsey dice anche una cosa molto interessante “cambiamenti nel modo con cui le persone usano i computer o i social media potrebbero incrementare del 25 per cento la produttività". Dall’altro canto secondo un’indagine condotta da Kelly Services (operativo anche in Italia) “i dirigenti sono perplessi e devono ancora risolvere alcune complesse problematiche legate alla privacy, al monitoraggio e all'accesso alle informazioni aziendali riservate”. Anche se non tutti i datori di lavoro sono favorevoli ormai, si è giunti ad una fase in cui molti lavoratori lo considerano un diritto, afferma Stefano Giorgetti, Amministratore Delegato di Kelly Services Italia. I dati rilevano che la maggior parte dei lavoratori favorevoli all’uso di social media all’ufficio sono quelli che appartengono alla fascia di età 20-30.

Pinterest, Facebook, Twitter, Foursquare, LinkedIn sono soltanto alcuni dei social network su cui si passa più tempo, ma comunque questi social network, come rilevato dal report di McKinsley, potrebbero aumentare la produttività. Perchè oltre all’intrattenimento comunque si possono trovare informazioni utili per lavoro o per cercarlo. Si possono fare contatti utili e scambiare informazione utili per lavoro. Così sì che si potrebbe aumentare la produttività.

Bisognerebbe sapere come usare i social network anche perchè ultimamente le regole tradizionali di reclutamento cambiano. Ci sono delle aziende che cercano il personale su Twitter, Facebook. Poi LinkedIn è un social network che ha già l’obiettivo di mettere in contatto le persone sulla piattaforma professionale. E' importante sapere seguire le persone e le pagine giuste, perchè cosi si potrebbero trovare i post utili per il lavoro in generale. 

Siccomè ormai le aziende fanno una ricerca di personale sui social network, specialmente su Facebook diventa cruciale scegliere cosa pubblicare o meno sulla propria bacheca. Le parole di Giorgetti confermano questo punto di vista: “Anche Facebook e Twitter, però, hanno un peso sempre maggiore nella nostra strategia complessiva, perché ci permettono di ampliare la “cassa di risonanza” delle opportunità di carriera che offriamo e, al tempo stesso, d’individuare candidati idonei, in particolare– ma non solo- per profili più tecnici, in aree quali IT, Marketing o Digital a tutto tondo”.
 

di Orkide Izci