Mosca, 11 novembre 2013 - Dopo cinque mesi e mezzo nello Spazio, Luca Parmitano, il russo Fyodor Yurchikhin e l’americano Karen Nyberg sono tornati oggi sulla Terra, dopo una missione di 166 giorni, portando la torcia olimpica russa dei giochi invernali di Sochi. I tre astronauti sono atterrati nelle steppe del Kazakistan alle 3.49, come previsto, con la torcia olimpica che sabato scorso aveva fatto, per la prima volta nella storia, una passeggiata spaziale. (GUARDA LE FOTO)

Il modulo Soyuz che li ha riportati a terra era sospeso a un grande paracadute bianco, usato per ammortizzare l’atterraggio nella regione del Djezkazgan, stando alle immagini trasmesse dalla televisione russa. La torcia era stata impacchettata per motivi di sicurezza. Una volta liberata, un membro dell’Agenzia spaziale russa si è affrettato a mostrarla a telecamere e fotografi: “Ecco la torcia”.

Yurchikhin, Parmitano e Nyberg hanno trascorso poco più di cinque mesi nello spazio, facendo diversi esperimenti scientifici, tra cui ricerche sulla resistenza agli antibatterici.

VIDEO: I TRE ASTRONAUTI ESTRATTI DALLA NAVICELLA DOPO L'ATTERRAGGIO

LA TELEFONATA ALLA MOGLIE - “Ho sentito la voce di Luca appena fuori dalla Soyuz e sta alla grande ! Come se avesse fatto un giro sulle montagne russe !”, scrive sui social network Kathy, la moglie dell’astronauta italiano Luca Parmitano, che ha seguito il rientro a terra del marito dallo Johnson Space Center sito a sud est della citta’ del Texas.

Il 37enne maggiore dell’Aeronautica Militare originario di Paternò in Sicilia, nelle foto di rito dopo l’atterraggio, che lo ritraeva con la bandiera russa sullo sfondo, é apparso sorridente e contento di essere ritornato sulla terra, il pianeta che lui aveva detto di essere la ‘sua casa’. A pochi metri dalla capsula spaziale Soyuz TMA-09M, che ha riportato sulla terra anche il russo Fyodor Yurchikhin, l’americana Karen Nyberg e la fiaccola olimpica dei Giochi invernali di Sochi 2014, Parmitano é stato sottoposto ai primi test medici.

ASI: PIENI DI ORGOGLIO - “Volare é stata una missione straordinaria, eccezionale sotto ogni punto di vista, che ci riempie di orgoglio e soddisfazione”, ha affermato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Enrico Saggese che ha seguito questa notte in diretta il rientro dell’astronauta italiano Luca Parmitano.

“Ancora una volta - ha aggiunto ancora Saggese - oggi più che mai, il nostro Paese ha saputo dimostrare che sa funzionare e che é capace di realizzare importanti progetti di portata internazionale. La missione di Luca Parmitano rappresenta il connubio perfetto tra scienza e ricerca ed é il simbolo della nostra abilità tecnologica. Luca Parmitano é stato il primo italiano a fare attività extraveicolari e la sua é stata la prima missione di lunga durata per l’Agenzia Spaziale Italiana e tutta l’Italia devono esserne orgogliose. Ora attendiamo i risultati delle sperimentazioni effettuate da Parmitano sulla Stazione e nel frattempo, l’appuntamento é tra un anno, quando sulla casa orbitante approderà la prima italiana, Samantha Cristoforetti".

La Cristoforetti, che al momento si trova presso il centro spaziale di Houston per proseguire l’addestramento, partirà alla volta dello spazio il 30 novembre 2014 dal cosmodromo di Bajkonur. I compagni di viaggio a bordo della navicella Soyuz TMA-15M del capitano dell’Aeronautica Militare nato nel 1977 a Milano e cresciuto in Trentino, saranno il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry Virts. I tre resteranno nello spazio fino al maggio 2015.