Tel Aviv, 5 luglio 2010 - Alla vigilia delle semifinali mondiali di Sudafrica 2010, gli appassionati di calcio israeliani sono divisi tra Germania e Olanda. E’ questo il responso - per certi versi sorprendente - d’un sondaggio condotto da un istituto specializzato e pubblicato oggi da Yediot Ahronot, il piu’ diffuso giornale del Paese.


I dati parlano chiaro: tedeschi e olandesi si aggiudicano in Israele oltre il 30% delle preferenze a testa, con ampio margine sulle altre due nazionali rimaste in corsa, Uruguay e Spagna.


Un dato che sembra collidere con le memorie tragiche della storia del XX secolo e che fa storcere il naso a qualche anziano superstite dello sterminio nazista degli anni ‘40. Ma che diversi giovani interpellati da Yediot Ahronot accolgono senza imbarazzi, sullo sfondo dell’interesse crescente che le ultime generazioni manifestano da tempo verso la Germania contemporanea e la cultura tedesca, oltre che degli strettissimi rapporti di partnership politico-economica che lega da anni lo Stato ebraico con Berlino.


‘’In fondo e’ solo tifo calcistico’’, sottolinea piu’ d’uno.


Fra coloro che hanno visto in prima persona
la barbarie della Shoah, c’e’ chi pero’ trova tuttora insopportabile l’entusiasmo per i colori tedeschi: fossero anche quelli dell’attuale Germania democratica e amica d’Israele.


‘’E’ semplicemente una disgrazia
che ci siano tifosi della nazionale tedesca in Israele’’, deplora tra gli altri Zeev Wolf, uno dei testimoni ancora in vita del male assoluto. ‘’Noi - afferma desolato - non siamo passati attraverso tutto cio’ che abbiamo subito per vivere in un Paese che palpita per la Germania. C’e’ forse mancanza di squadre ai mondiali? Non si potrebbe tifare l’Inghilterra o la Spagna?’’.


Domande senza risposta
, che celano il vero incubo di Wolf: ‘’Oggi questi giovani sostengono la Germania. Domani, chissa’, dimenticheranno l’Olocausto’’.