Roma, 1 febbraio 2012  -  Propone di concludere il procedimento che lo vede indagato per appropriazione indebita aggravata, patteggiando una condanna attorno a un anno di reclusione e con sospensione condizionale della pena il senatore del Pd Luigi Lusi che si è appropriato dei fondi della ‘Margherita’.

Ma il procuratore aggiunto Alberto Caperna il pubblico ministero Stefano Pesci non ritengono congrua la proposta considerato che la pena prevista per questo episodio è nel massimo di tre anni. Quindi per trovare un punto di incontro tra l’offerta e la disponibilità della Procura c’è ancora da discutere.

Insieme con la proposta di pena Lusi ha anche depositato al magistrato una bozza di fideiussione bancaria a garanzia della restituzione alla ‘Margherita’ di 5 milioni di euro. Infatti è questa la somma massima che il senatore dice di essere in grado di poter restituire considerato anche che 5 dei 13 milioni sottratti sono stati versati al fisco per le tasse da pagare per le operazioni finanziarie da lui messe in atto.

Parallelamente è anche in corso con i vertici della Margherita la trattativa al fine di far ritenere adeguata la fideiussione sia di concludere con la magistratura l’entità della pena. Una volta trovato l’accordo il procedimento penale sarà dichiarato concluso.

 

IL PD 'CACCIA' LUSI DAL GRUPPO - L’Ufficio di presidenza del gruppo del Pd al Senato ha deliberato all’unanimità, in una riunione che si è svolta questa mattina, su proposta della presidente Anna Finocchiaro, l’esclusione del senatore Luigi Lusi dal gruppo stesso.

“Già ieri avevo condiviso l’invito rivolto a Lusi dalla presidente di Finocchiaro a fare un passo indietro e non ho cambiato opinione”, dice Rosy Bindi a proposito della decisione. “Ora andremo avanti anche a livello di partito. E’ stata già convocata la commissione di garanzia e prenderemo tutte le misure che prevede il nostro Statuto”, aggiunge la presidente dell’assemblea del Pd.

FASSINA: NON SUBENTRO IO - “Chiedo le dimissioni di Luigi Lusi da senatore e mi impegno pubblicamente a non subentrargli al Senato e lasciare il seggio a Brunella Ricci”, scrive, sulla sua bacheca di Facebook, Stefano Fassina. “Sono in conflitto di interessi a chiedere le dimissioni da senatore di Lusi. Gli subentrerei in Senato in quanto primo dei non eletti in Liguria -spiega il responsabile economico del Pd-. Ma di fronte ad una vicenda inaccettabile, non è possibile tacere per chi ha responsabilità politiche”.