Reggio Calabria, 5 marzo 2012 - Tragedia a Reggio Calabria, dove un operaio Matteo Armelini, 31 anni, di Roma, è rimasto ucciso nel crollo di una parte del palco, montato all’interno del Palacafiore, che stasera avrebbe dovuto ospitare il concerto di Laura Pausini a Reggio Calabria.

Un dramma-fotocopia di quello avvenuto nel dicembre scorso a Trieste alla vigilia del concerto di Jovanotti, che annullò la serata in segno di lutto. Il cantante su Twitter: "Sono vicino alla famiglia di Matteo".

Nel caso di Reggio calabria, l’operaio era impegnato a fissare le illuminazioni insieme ad alcuni colleghi quando la struttura, crollando, lo ha colpito, uccidendolo sul colpo.
Nel crollo sono rimasti feriti altri due operai che attualmente si trovano ricoverati in ospedale.

I TESTIMONI - "Siamo venuti giù di botto, io sono finito per terra in un secondo, e non ho ancora capito perché",  racconta Luca D. B., tecnico rigger che si occupa dell’ancoraggio dei motori del palco. "Ero sul tetto del palco e stavo proprio lodando le condizioni di sicurezza quando tutto è venuto giù: sono stato il primo a soccorrere quel ragazzo, gli ho sentito il polso ma non c’é stato niente da fare. I soccorsi sono stati immediati ma anche loro hanno capito che eravamo di fronte ad una tragedia".

IL FERITO PIU' GRAVE - Ha riportato fratture in varie parti del corpo uno dei due operai rimasti feriti nel crollo del palco del concerto di Laura Pausini. L’uomo è ricoverato negli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria con una prognosi di 30 giorni. Meno grave, invece, l’altro operaio, che ha riportato lievi contusioni ed escoriazioni.
 

LE INDAGINI - La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha aperto un’inchiesta e ha disposto il sequestro di tutta la struttura. Sul posto sono all’opera i vigili del fuoco, che dopo la fase del soccorso hanno iniziato i rilievi per stabilire la dinamica e le cause dell’incidente. Sul posto è intervenuta anche la polizia scientifica.Intan to sistanno facendo le prime ipotesi sui motivi che hanno determinato il crollo. Al Tgcom 24 Ferdinando Salzano, il manager della scoietà organizzatirce del tou ha parlato dio un cedimento del pavimento del palasport. Si parla anche del cedimento della struttura reticolare circolare al palco, forse per il peso delle attrezzature e degli stessi operai che vi stavano lavorando.

Gli operai impegnati nell’allestimento del palco per il concerto di Laura Pausini, sono stati convocati in questura per essere sentiti sul crollo della struttura che ha ucciso il loro collega. Gli investigatori della Polizia, intervenuti questa notte sul luogo dell’incidente, stanno acquisendo le loro testimonianze sulla tragedia al fine di accertare la dinamica della vicenda.

LA REAZIONE DI LAURA  - Scossa dalla tragedia, Laura Pausini, chiusa nell'albergo alle porte di Reggio Calabria, prima rifiuta di commentare la tragedia, poi si limita a mettere sul suo sito una pagina completamente bianca e al centro una scritta: “Ciao Matteo...”. 

Alla fine si scioglie su Facebook:  "Scrivere queste parole per me è davvero molto difficile e doloroso... mi trovo in uno stato di confusione e fragilità molto forti. Questa notte il nostro amico e compagno di viaggio Matteo Armellini ha perso la vita a Reggio Calabria”. 

“Matteo era un rigger, un tecnico esperto, un ragazzo giovane, forte, riservato, gentile e sempre attento a far sì che il suo e il nostro lavoro fosse il migliore di tutti - scrive la cantante - La tragedia che sta colpendo la sua famiglia, me, i miei tecnici, la mia band, i miei ballerini e tutti i miei collaboratori è piu grande di ciò che si possa immaginare".

" Vivere insieme viaggiando è bellissimo e complicato - continua la Pausini -  certamente è una scuola per noi che piano piano diventiamo amici, complici e poi quasi una vera famiglia... ecco perché oggi penso che é solo ingiusto ed é semplicemente incomprensibile. Mi sento impotente di fronte a questa perdita - aggiunge la Pausini - e vorrei poter far qualcosa ma so di non poter fare niente e questo mi fa sentire ancora peggio. Sono vicina alla sua famiglia e alla sua fidanzata con tutto il mio cuore... le mie e le nostre sentite condoglianze vengono davvero dall’anima”.

Nella lettera Laura Pausini scrive ancora: “Matteo stava preparando con gli altri ragazzi quello che sarebbe stato il NOSTRO concerto, la nostra adrenalina, la nostra passione, il nostro divertimento e invece oggi e’ un giorno pieno di dolore, un dolore troppo grande per saperlo descrivere. Noi che siamo la tua famiglia in tour - conclude - ci inchiniamo davanti a te Matteo e all’amicizia e all’amore che mettevi per ogni tuo gesto, sacrificio e aiuto che ci davi, e si uniscono a me i tecnici feriti che per fortuna ora stanno bene - conclude -. Ma il nostro lutto è totale. E devastante. Ciao Matteo...”. Firmato Laura e i tuoi amici del tour.

IL MONDO DELLO SPETTACOLO - Il monsdo della musica e dello spettacolo ha affidato a Twitter il suo dolore e il monito.

LA MAMMA DI MATTEO - La madre dell'operaio morto è giunta all'obitorio dove ha potuto vedere la salma del figlio. "Non vo voglia di parlare", ha detto ai cronisti.