Milano, 17 aprile 2012 - Nuova puntata dello scandalo sui fondi elettorali all'interno della Lega Nord. Francesco {{WIKILINK}}Belsito{{/WIKILINK}}, l'ex tesoriere del Carroccio, ha consegnato i diamanti e i lingotti d’oro acquistati coi soldi del partito alla Guardia di finanza di Milano. La riconsegna è avvenuta tramite il suo legale, l’avvocato genovese Paolo Scovazzi. Stando a quanto si apprende negli ambienti giudiziari l’ex tesoriere ha fatto avere cinque chili di lingotti, 11 diamanti e l’auto, un'Audi A6 utilizzata da Renzo Bossi, tramite un autista della Lega, direttamente nella sede di via Bellerio.Belsito è indagato dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria per truffa ai danni dello Stato e riciclaggio.

COTA - La Lega ha deciso che i diamanti restituiti da Belsito "saranno venduti e il ricavato andrà alle sezioni", almeno secondo quanto ha riferito Roberto Cota nel corso della trasmissione 'Ballarò'. Per il presidente della regione Piemonte il partito "è parte lesa. L’unico indagato è Belsito ed è stato espulso. Bossi non è indagato ed ha fatto un passo indietro".

PIVETTI PUNTA IL DITO SU BOSSI - E mentre Maroni annuncia di non essere interessato alla corsa al posto di segretario della Lega Nord, l'ex esponente del Carroccio Irene Pivetti dichiara: "Bossi non poteva non sapere" dei soldi che Belsito dava al figlio Renzo e alla moglie Manuela Marrone. "Nel partito, dice l'ex presidente della Camera, non si è mai mossa una foglia senza il suo consenso". Secondo la Pivetti l'unico leader possibile per il Carroccio è proprio Roberto Maroni.