Napoli, 12 maggio 2012 -  Sui suicidi per la crisi, triste fenomeno che sta punteggiando le giornate italiane, interviene anche Diego Armando Maradona. Il Pibe fa sapere: "Nessuno piu' di me puo' sapere quello che si prova a essere un perseguitato dal fisco. Io lo sto provando sulla mia pelle da oltre 25 anni". E' il pensiero di Diego Armando Maradona giunto all'Adnkronos attraverso il suo legale, l'avvocato Angelo Pisani, che lo assiste nella vertenza che vede contrapposti l'ex campione argentino con l'Agenzia delle entrate.
"Esprimo solidarieta' e vicinanza ai famigliari delle vittime del fisco. Sono vicino ai famigliari di tutte quelle persone che stremate si sono tolte la vita. Sono preoccupato del clima e della confusione che c'e' in italia", ha proseguito l'ex Pibe de oro. Poi l'ex campione argentino dalla 'sua' Abu Dhabi si rivolge ai famigliari dell'imprenditore napoletano che ha tentato il suicidio e che da giorni e' ricoverato in coma al Loreto Mare.

"Esprimo grande solidarieta' ai figli di Pietro Paganelli. Le istituzioni dovrebbero tutelare i cittadini onesti e invece c'e' persecuzione nei confronti di tanti cittadini. Adesso l'opinione pubblica sa tutto ed e' piu' vicina ai tartassati e alle vittime del fisco e delle banche. Io -prosegue Maradona attraverso l'avvocato Pisani- per 25 anni sono stato solo, abbandonato, perseguitato e considerato colpevole senza neanche essere giudicato dai giudici delle tasse". Il legale ha sentito al telefono Diego Armando Maradona, a pochi giorni dal suo ritorno in Italia, per partecipare all'udienza che si terra' in commissione tributaria per la sua vertenza con Equitalia che chiede all'ex campione la somma di 40 mln di euro.