Roma 30 maggio 2012 - Le conseguenze del terremoto in Emilia potrebbero riflettersi anche sull' Iva. L'imposta indiretta, che sembrava blindata grazie alla{{WIKILINK}} spending review{{/WIKILINK}} , ora rischia di subire qualche ritocco all'insù. Le risorse derivanti dai tagli alla spesa saranno infatti destinate alle popolazioni colpite dal sisma e potrebbe quindi aprirsi un buco da colmare per evitare ulteriori pericolosi 'rossi' nei conti pubblici.

Sollecitato sull'argomento, il ministro per l'Integrazione e la Cooperazione, Andrea Riccardi, non non ha fugato completamente i dubbi. A chi gli chiedeva se saranno necessari ritocchi, Riccardi ha risposto: "Credo si debba evitare l’aumento dell’Iva, però vedremo”.

Quel 'vedremo' potrebbe dipendere anche dagli aiuti, annunciati oggi da Barroso, che metterà in campo l'Unione Europea. Quel che pare certo è che se da una parte si taglia, dall'altra, in qualche modo si deve compensare. Le azioni previste per il risanamento dei conti pubblici per la Ue sono sufficienti. Come ha detto oggi il vicepresidente della Commissione Olli Rehn: “Non vediamo ragioni di raccomandare all’Italia misure addizionali".

Ma se cambiassero le carte in tavola, la pressione potrebbe aumentare.