Bologna, 16 giugno 2012 - Summit sul terremoto che ha devastato l'Emilia tra il presidente del Consiglio Mario Monti, a Bologna per un'iniziativa pubblica all'Arena del Sole, il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, commissario straordinario per la ricostruzione, il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli e il sottosgretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. Un vertice mirato a fare il punto sulla emergenza sisma che ha colpito la regione. All'incontro hanno partecipato anche il sindaco di Bologna Virginio Merola e la presidente della Provincia Beatrice Draghetti. Durante il dibattito, dal palco Monti aveva riaffermato l'impegno del governo per la ricostruzione: "Mi è facile rispondere di sì. Ma vorrei che fosse il presidente Errani, commissario straordinario per affrontare la ricostruzione, a prendere la parola".

 Il governatore dell'Emilia Romagna ha detto: "Il terremoto ha provocato nella nostra regione danni rilevantissimi. Ora dovremo costruire meglio che in passato. Non chiediamo nulla di più, ma nulla di meno di quanto è stato fatto in altre emergenze. Quest'area rappresenta il 2% del Pil. Se non ce la facciamo qui la crescita in questo Pese non ci sarà. L'emergenza in Emilia è un'emergenza dell'Italia".

Il terremoto intanto non dà tregua all'Emilia. Questa mattina un'altra scossa piuttosto forte è stata registrata nel Modenese dopo una notte che era scivolata via abbastanza tranquilla.

Al termine dell'incontro ha parlato il sottosegretario Catricalà:  "E' stato un incontro positivo: abbiamo esaminato gli aspetti che sono immediatamente susseguenti alla prima applicazione del decreto legge sul terremoto. Abbiamo fatto anche un po' di previsioni per i termini dei provvedimenti susseguenti. C'e' un clima di grande collaborazione tra il governo e la regione, cosi' come mi pare che i rapporti con il presidente Errani siano ottimi. a parte del presidente del Consiglio -assicura Catricala'- c'e' grande comprensione rispetto alle esigenze di questa popolazione che e' sempre stata molto attiva e adesso si trova nella effettiva difficolta', quasi impossibilita', di lavorare". Infine, dunque, un auspicio: "Speriamo di dotare immediatamente il territorio di tutte quelle infrastrutture necessarie".