Cosenza, 26 ottobre 2012 - Erano da poco trascorse le 1,05 di questa notte quando la terra ha tremato sul Pollino in maniera violenta. La scossa quinto grado della scala Richter ha provocato danni, crolli e tanta paura. Un ospedale, quello di Mormanno è stato evacuato mentre sono tante le persone che hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari anche se in maniera lieve.

Secondo l’Ingv la scossa di terremoto ha avuto una profondità di 6,3 kilometri. Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello in provincia di Cosenza, e Rotonda in provincia di Potenza, sono i comuni più colpiti al momento, anche se le verifiche partite la notte scorsa sono ancora in atto.

La forte scossa tellurica è stata avvertita in tutto il sud Italia. Nessun danno è stato segnalato al momento in Basilicata. In Calabria, invece, la situazione più critica è quella di Mormanno nell’Alto Cosentino. Dopo il terremoto di magnitudo 5 sono state registrate una ventina di scosse di assestamento, la più forte di magnitudo 3.3. A Scalea un anziano colpito da infarto per lo spavento è deceduto poco dopo.

Sono state 22 le scosse di terremoto che nella notte hanno fatto tremare la terra tra la Calabria e la Basilicata registrate dall’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia (Ingv), ma il sisma si è avvertito in tutto il sud Italia. La prima scossa è stata la più forte, di magnitudo 5.0 all’1.05 e ha avuto epicentro nei comuni di Mormanno (Cs), Laino Catello (Cs), Laino Borgo (Cs) e Rotona (Pz). Le altre scosse sono state tutte meno violente: pochi minuti dopo la prima ce ne sono state due di magnitudo 2.7 e 3.3 e si sono susseguite per una media di cinque l’ora fino all’ultima, di magnitudo 2.2 alle 4:56 del mattino.

FAMIGLIE SFOLLATE - Almeno una ventina di famiglie dovranno trascorrere la notte fuori dalle loro abitazioni di Mormanno. Lo ha stabilito la riunione al Com presieduta dal prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro e alla quale hanno partecipato il sottosegretario alla presidenza della regione Calabria Franco Torchia e i sindaci per fare il quadro della situazione. In venti abitazioni sono state riscontrate lesioni che non le rendono sicure. La Protezione civile ha allestito un centro di accoglienza nella palestra di Mormanno, dove è stata attivata la cucina da campo entrerà in funzione per distribuire pasti caldi. Altri cittadini, nonostante non abbiano avuto problemi strutturali alle proprie case, non hanno intenzione di rientrare nelle loro abitazioni per paura.

GABRIELLI - A Mormanno si è recato anche il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, che ha lodato il lavoro dell'amministrazione comunale di Mormanno: "La macchina ha funzionato bene". "Al momento non ci sono le condizioni per dichiarare lo stato di emergenza nazionale - ha detto -. Ma questa è una situazione in evoluzione e quindi verificheremo strada facendo se le condizioni che sono richieste dalla legge 100 verranno integrate. Questo non significa minimamente che questo territorio non avrà e non potrà avere quelle risorse che sono necessarie per gli interventi di ulteriore messa in sicurezza".

MORMANNO, PAURA E RABBIA - A Mormanno c’è ancora tanta paura mentre sono in corso le verifiche strutturali sugli edifici. "L’ospedale - ha riferito il sindaco Guglielmo Armentano - è stato fatto evacuare da medico di turno perché non riusciva a gestire pazienti nel panico. Da un primo sommario sopralluogo fatto dai tecnici sembra non ci siano situazioni di criticità tali da non consentire la riapertura della struttura".

Al capo della Protezione civile Franco Gabrielli, Armentano ha rivolto l’invito a "starci vicino perché ne abbiamo bisogno. La situazione è critica". I cittadini hanno trascorso la notte fuori, dormendo nelle auto. "Questa mattina la gente è rientrata per darsi una sistemata perché è uscita come si trovava, la notte è stata anche fredda oltretutto", ha spiegato ancora il primo cittadino di Mormanno.

L'autostrada non ha subito danni, ma la strada interna che collega il paese di Mormanno alla A3 è stata danneggiata: ci sono diverse crepe sull’asfalto e in alcuni punti sono caduti dei massi. La gente di Mormanno, che ormai soffre di una vera ‘sindrome da terremoto' visto che le scosse si susseguono tutti i giorni da un paio d’anni, non ci sta a rientrare in casa. "Siamo sfiniti - dicono per strada - ormai siamo condizionati da questa scosse continue. Ci dicono di stare tranquilli, ma come si può stare tranquilli se ti si muove la terra sotto i piedi tutti i giorni? E come vai a dormire tranquillo? E che diciamo ai nostri figli?".

PREFETTO COSENZA: PAURA PER EDIFICI LESIONATI - "Nessun ferito né crolli, ma lesioni ai fabbricati e tanta paura". E’ stato il primo bilancio del terremoto sul massiccio del Pollino fatto dal prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro ai microfoni di SkyTg24. Il prefetto ha ricordato "lo stress notevole" cui è sottoposta da due anni la popolazione della zona: centinaia di scosse che hanno costretto da mesi molte famiglie a dormire in tenda o in auto, soprattutto nella zona di Mormanno. Molte le persone che hanno trascorso la notte nelle zone di raccolta, assistite dai volontari.

Cannizzaro ha confermato che "i servizi funzionano" come "le linee elettriche nonostante un breve black out e gli impianti idrici". Qualche masso si è distaccato lungo i costoni delle strade provinciali, ma nessun danno è stato finora registrato alla rete autostradale. Cannizzaro ha sottolineato che uno dei problemi principali al momento è, oltre accertarsi dell’agibilità degli edifici, quello di "gestire la popolazione, che ha paura e che non vuole rientrare nelle case". "La scossa è stata forte, ma non ci sono grossi danni, per fortuna", ha concluso.

BASILICATA - Sono circa 50 gli sfollati del comune di Rotonda che questa notte saranno ospitati in sette tende allestite dalla Protezione Civile della Basilicata. Il campo è stato allestito in una contrada del paese lucano, dove i tecnici hanno rilevato l’inagibilità di alcune abitazioni. Oltre che a Rotonda, le scuole rimarrano chiuse anche a Viggianello, Trecchina, Episcopia, Latronico, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, Lauria, Castronuovo Sant'Andrea e Noepoli.