Roma, 18 marzo 2013 - “Non ero mai stata baciata da un pontefice prima di oggi”. Così Cristina Fernandez Kirchner si è rivolta al papa connazionale durante l’incontro di stamani in Vaticano. Il sito web del quotidiano Clarin mette in risalto il commento del presidente argentino e pubblica un video in cui il capo della Casa Rosada scarta e consegna un regalo a papa Bergoglio, un kit per bollire e consumare il mate, la tipica bevanda argentina simile al the. Il pontefice ha regalato alla Fernandez una maiolica con l’immagine della basilica di San Pietro. L'incontro tra i due è proseguito dopo il pranzo insieme.

La Kirchner, in una conferenza stampa all’hotel Eden, ha detto che lei e il Papa si sono “ringraziati a vicenda". Poi ha detto di “essere stata inviata dal Papa a fare insieme il pranzo prima dell’insendiamento. Mi ha ringraziato, come un padre, per aver accettato il suo invito”. “Ho chiesto al Papa il suon intervento per la questione della Malvinas-Falkland, di intercedere nel dialogo tra Argentina e Gran Bretagna".

‘’Ho trovato il Papa sereno, sicuro e in pace, ma anche occupato e preoccupato per l’immenso compito per la guida per la S.Sede e per cambiare le cose che lui sa che deve cambiare’’. ‘’Sono stata profondamente colpita’’ dal riferimento che Papa Francesco ha fatto parlando del Sudamerica come ‘’una patria grande’’, come fecero i ‘libertadores’ Simon Bolivar e Josè de San Martin. Cristina Kirchner ha sottolineato il riferimento del Papa al ‘’ruolo formidabile dei governi latinoamericani che stanno lavorando per la ‘patria grande’’’.

 

KIRCHNER-BERGOGLIO, VECCHI CONTRASTI - Tra Papa Bergoglio, già arcivescovo di Buenos Aires, e Cristina Kirchner, non è corso buon sangue in passato, e dopo la sua elezione al soglio pontificio, mercoledì scorso, settori del kirchnerismo non hanno perso l’occasione di attaccare Bergoglio rilanciando la vecchia accusa di complicità con l’ultima dittatura militare argentina. Accusa che il Vaticano ha respinto con fermezza giovedì.

Come ricorda Clarin, i contrasti tra Cristina e Bergoglio risalgono ai primi anni del governo di Nestor Kirchner. Tutto ebbe inizio nel 2004, quando il capo dell’episcopato argentino criticò “l’esibizionismo e gli annunci altisonanti” dell’allora presidente, il quale a sua volta definì l’alto prelato “il vero rappresentante dell’opposizione”. I contrasti furono così forti, ricorda ancora il Clarin, che il presidente Kirchner arrivò a dire: “Il nostro Dio è di tutti, ma attento che anche il diavolo arriva a tutti, a quelli che indossano i pantaloni e a quelli che indossano la tonaca”.

I contrasti si sono ripetuti anche con Cristina dopo la sua ascesa alla presidenza. In particolare la Chiesa argentina ha criticato alcune leggi promosse dalla presidenta, tra cui quella sui matrimoni gay e quella che autorizza la legatura delle tube e la vasectomia. Dopo l’elezione di Bergoglio a Papa, Cristina ha ricordato le divergenze con l’ex arcivescovo di Buenos Aires, e gli ha inviato una lettera di congratulazioni piuttosto fredda.

L'ARRIVO DEI CAPI DI STATO - Iniziano ad arriva re a Roma i primi capi di stato e leader politici e religiosi che domani parteciperanno all’Insediamento di Papa Francesco. Ieri sera è atterrarto a Fiumicino il vicepresidente Usa Joe Biden, il quale oggi è ricevuto da Napolitano e poi a Palazzo Chigi dal premier Mario Monti.

AUGURI DEI MUSULMANI AL NUOVO PAPA - I musulmani italiani rivolgono i loro “auguri a Francesco, vescovo di Roma e Sommo Pontefice di di Santa Romana Chiesa”. “Nel profondo e sentito rispetto che ha sempre contraddistinto l’Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia nei suoi rapporti con tutte le Istituzioni religiose - si legge in un messaggio indirizzato a Papa Francesco - siamo ad esprimerle, Santità, unitamente ai sensi della nostra stima e apprezzamento, i nostri sinceri auguri per la missione cui e’ stato chiamato”. Secondo l’Ucoii, “il dialogo tra i seguaci di Abramo che rappresentano oltre la metà dell’umanità è un dovere e una pressante necessità”.

“Siamo certi Santità - conclude infine il messaggio a Papa Francesco - che vorrà continuare il percorso iniziato e confermato ad Assisi dai suoi eminenti predecessori. Su questa strada ci troverà solidali e operosamente collaboranti. Iddio La sostenga e La guidi sempre”.

IMBARAZZO PER L'ARRIVO DEL DISCUSSO MUGABE A ROMA PER LA MESSA DEL PAPA - Robert Gabriel Mugabe, presidente dello Zimbabwe, è a Roma per partecipare domani alla messa per la solenne inaugurazione del pontificato di papa Francesco. Il capo di Stato del Paese africano è giunto all’aeroporto di Fiumicino alle 7 con un volo speciale dell’Air Zimbabwe proveniente da Harare. Folta la delegazione, tra funzionari ministeriali e guardie del corpo, al seguito del controverso dittatore africano, che ha il divieto di viaggiare e transitare in Europa fatta eccezione per gli “obblighi religiosi”. In abito grigio, cappotto dello stesso colore e un mazzetto di fiori stretto nella mano sinistra, il ‘padre padrone’ dello Zimbabwe, considerata persona non gradita a Usa e Ue e soggetto a sanzioni, dopo la discesa dall’aereo è transitato in aeroporto attraverso il ‘cerimoniale di Stato’, area riservata al passaggio delle personalità politiche e religiose.

L'ANELLO DEL PESCATORE - L’anello del pescatore scelto da Papa Bergoglio che gli verrà consegnato domani è in argento dorato. Lo ha detto il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, nel briefing con i giornalisti aggiungendo che l’autore del modello e’ scultore Enrico Manfrini, morto nel 2004. Lombardi ha anche precisato  che "non ci saranno altri componenti”, oltre ai sei porporati chiamati al rito della promessa di obbedienza al nuovo Papa, “ma lo faranno in occasione della presa di possesso di San Giovanni in Laterano tra qualche settimana".