New York, 7 giugno 2013 -  Mentre la Francia ha appena vietato le sigarette elettroniche nei luoghi pubblici e in Italia si discute se bandirle nelle scuole, negli Stati Uniti le grandi multinazionali del tabacco si stanno gettando a capo fitto nell’affare. Intanto si registra un'operazione dei Nas con sequestro di materiale irregolare.

I BLITZ DEI NAS - Nei primi 5 mesi del 2013 i Nas hanno effettuato circa 800mila sequestri di materiale irregolare per le sigarette elettroniche, per un valore di oltre 5 milioni di euro. In tutto sono state denunciate 114 persone. Sono stati sequestrati 11mila kit, 90mila ricariche senza nicotina e 692mila flaconi con nicotina

LE MULTINAZIONALI USA - Reynolds American, produttore dei marchi Camel e Pall Mall, ha appena lanciato la versione elettronica dei suoi prodotti, in un momento di cambiamento epocale per l’industria del tabacco. Dan Delen, l’amministratore delegato del marchio - il secondo più grande d’America - ha detto che dietro alle nuove sigarette ci sono “fantastiche opportunità per fare affari”.

Ma Reynolds non è l’unica azienda che sta entrando nel nuovo business che per Goldman Sachs nel 2012 ha generato 300 milioni di dollari negli States e che potrà raggiungere il miliardo di dollari nei prossimi anni. Anche Altria, produttore di Marlboro e prima compagnia del tabacco negli Stati Uniti, ha annunciato di essere pronta a lanciare la sua versione elettronica entro la fine del 2013. E Lorillard è stata la prima a entrare nel settore, dopo aver acquistato Blu Ecigs per 135 milioni di dollari nel 2012.

Quello delle e-sigarette è un mercato in costante crescita anche se rappresenta ancora una piccola parte dei 90 miliardi annui generati dall’industria del tabacco - sempre su suolo americano - che comunque continua a perdere consumatori a un ritmo del 3% all’anno. Divieti, aumento dei costi, tasse e campagne salutiste hanno fatto crollare il settore. E le sigarette elettroniche se non rappresentano ancora la nuova frontiera da conquistare, per i giganti del tabacco sono almeno una buona scommessa.