Buenos Aires, 12 ottobre 2013 - Alta tensione dopo la morte di Erich Priebke. L'Argentina, dove vive la famiglia dell'ex capitano delle SS e dove si trova la tomba della moglie, "ha dato ordine di respingere ogni procedura che possa permettere l'ingresso nel paese del corpo del criminale Erich Priebke".

Problemi anche a Roma, dove il sindaco Ignazio Marino ha negato qualsiasi eventualità di funerali solenni ed è intenzionato a impedire la sepoltura dell'ex ufficiale SS nella Capitale. "Ho concordato con Prefetto e Questore che sarà negata qualunque forma di funerali solenni - ha detto - Saranno consentite solo esequie in forma strettamente privata. L’aspetto religioso non compete alla città". Inoltre, ha fatto sapere il primo cittadino, di aver chiesto al prefetto "di verificare, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, la possibilità di negare la sepoltura di Erich Priebke nel territorio comunale, per ragioni di sicurezza e ordine pubblico oltre che di opportunità".

"Roma è una città antinazifascista che ha sofferto drammaticamente - ha detto ancora Marino -. La normativa vigente, purtroppo al momento non consente al Comune di Roma di rifiutare la sepoltura di chi muore nel suo territorio. Sono però personalmente convinto che Roma - città medaglia della Resistenza, oltre che profondamente antifascista e antinazista - non possa accettare uno schiaffo alla sua storia e alla sua comunità cittadina, tanto profondamente toccate da episodi violenti e tragici commessi dallo stesso Priebke. Non si possono cancellare la storia e le ferite profonde della città di Roma".

IL VICARIATO - "Non sono previste esequie per Priebke in una chiesa di Roma", ha fatto sapere, dal canto suo, don Walter Insero, portavoce del Vicariato. "La decisione presa dal Vicariato è unica nella storia. Credo lasci il segno di non rimanere indifferenti davanti alle tragedie umane - ha commentato il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici -. Non si può essere anti-semiti se cattolici".

LA PARROCCHIA - "A noi non è arrivata nessuna richiesta di celebrare il funerale di Priebke. Se arrivasse la prenderemo in considerazione", ha detto all’AGI don Gianmarco Merlo, viceparroco della parrocchia San Pio V, la chiesa nella cui giurisdizione rientra anche via Sanfelice, residenza dell’ex capitano delle SS. "Non sapevo neanche che fossimo noi la parrocchia di Priebke", ha confessato, confermando però che "in linea di massima i funerali si celebrano nella parrocchia di appartenenza, quindi se la famiglia di Priebke decidesse di celebrare il rito religioso si dovrebbe rivolgere a noi".

L'ARGENTINA - Tornando all'Argentina, nella nota diffusa dal ministero degli esteri in cui si annuncia che sarà respinta qualsiasi richiesta per far entrare nel Paese la salma dell'ex ufficiale nazista, si legge ancora: "Gli argentini non accetteranno questo tipo di sfide alla dignità umana". La comunicazione ufficiale del governo di Buenos Aires è giunta in seguito all’ipotesi, ventilata dall’avvocato di Priebke, Paolo Giachino, che la salma potesse essere inviata a Bariloche "per esser sepolto al lato della moglie". Priebke aveva vissuto per più di quarant’anni nella città meridionale argentina, fino a quando nel 1994 era stato scoperto da un gruppo di giornalisti americani, arrestato ed estradato in Italia.

IL LEGALE: "FUNERALI A ROMA" - E proprio Paolo Giachini ha fatto sapere che i funerali saranno celebrati in una chiesa di Roma ma in forma privata. "I Patti Lateranensi prevedono che ciascuno possa fare pratiche religiose laddove la sede lo consente. Per cui anche Priebke ne ha diritto. La chiesa è dei fedeli e Priebke era un fedele", ha detto il legale. "Sarà comunque una cerimonia funebre privata - ha specificato ancora - parteciperanno parenti e amici stretti. Non deve avere un tono che possa avere riscontri politici e di solennità".

FIORI PER PRIEBKE - Davanti all’abitazione romana di Priebke ci sono dei fiori. "Sono stati messi da tanta gente comune, a differenza di quello che si è sempre voluto far credere sull’odio verso di lui", ha commentato sempre Giachini.