Cremona, 17 dicembre 2013 - Una nuova bufera si abbatte sul calcio italiano con arresti, perquisizioni e altri indagati eccellenti coinvolti nello scandalo delle scommesse clandestine. Nel mirino dell'inchiesta condotta dalla procura di Cremona sono finite anche nuove gare di serie A.

ARRESTATI 2 'MISTER X' - La polizia ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva tra Milano, Bologna, Rimini e Messina. Agli arresti sono finiti, tra gli altri, Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani, che i calciatori coinvolti nel corso delle precedenti fasi dell'inchiesta avevano identificato come i due 'Mister X'. I due, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, erano il collegamento tra il mondo delle scommesse clandestine e i giocatori e le società di calcio.

INDAGATI GATTUSO E BROCCHI - Gli indagati sono oltre venti, tra loro figurano anche Gennaro Gattuso, ex giocatore del Milan e campione del mondo a Berlino, e Cristian Brocchi, ex giocatore della Lazio. Secondo l'accusa, infatti, i due ex calciatori erano in contatto con due degli arrestati. In particolare Francesco Bazzani, detto Civ, in un’occasione si era introdotto nel centro sportivo di Milanello, dove si allena il Milan, e aveva inviato messaggi allo stesso Gattuso. I fatti risalgono al febbraio del 2012 quando si erano svolte partite di Milan, Lazio e Juventus sulle quali Bazzani avrebbe cercato di influire.

Gattuso, dopo esser stato esonerato dal Palermo, è attualmente allenatore del Sion, in Svizzera; Brocchi, che oltre alla Lazio ha giocato con Milan, Inter e Verona, attualmente ricopre l’incarico di allenatore delle giovanili del Milan. Nei confronti di entrambi sono state eseguite dalla polizia delle perquisizioni.

LE PARTITE SOSPETTE - Le partite che si sospettano essere state manipolate nel 2013 dal gruppo degli arrestati oggi sono 53 di cui quattro di Serie A. Si tratta di Palermo-Bologna del 13 aprile,Pescara-Siena dello stesso giorno, Palermo-Inter del 28 aprile e Parma-Atalanta del 5 maggio.

SOTTO LA LENTE 30 PARTITE DI SERIE A - Leggi i dettagli dell'indagine 

I CALCIATORI COINVOLTI - In totale sono dieci, tra calciatori in attività ed ex calciatori, i giocatori coinvolti nel nuovo filone d’indagine della procura di Cremona sul calcioscommesse. Oltre a 'Ringhio' Gattuso e Cristian Brocchi, sono finiti sul registro degli indagati Claudio Bellucci, ex giocatore di Modena, Napoli, Bologna e Sampdoria, attualmente allenatore giovanile; Davide Bombardini, ex di Roma, Bologna, Atalanta e Albinoleffe; Leonardo Colucci, ex di Modena e Bologna attualmente allenatore giovanile; Lorenzo D’Anna, ex del Chievo oggi allenatore giovanile; Nicola Mingazzini, ex di Bologna e Albinoleffe, attualmente al Pisa; Claudio Terzi, giocatore del Siena; Samuele Olivi, ex di Salernitana, Piacenza e Pescara oggi al Grosseto; Fabrizio Grillo, giocatore del Siena.

GATTUSO - "Sono arrabbiato e offeso". Così Gennaro Gattuso commenta il suo coinvolgimento nell’inchiesta. L’ex del Milan e della nazionale, intervistato da SportMediaset alla stazione di Milano, dice: "Sono sereno e vado a chiarire tutto. Non voglio avere macchie sulla mia carriera. Non ho mai scommesso in vita mia". E ancora: "E’ una roba assurda e incredibile perché non so cosa vogliano da me - ha detto l’ex centrocampista -. Io non so cosa significhi truccare una partita, non saprei nemmeno da dove cominciare. Adesso vediamo cosa succede ma sono certo di chiarire tutto". Poi ai micorfoni diSky Sport Gattuso usa parole ancora più forti: "In vita mia non mi sono mai seduto con delle persone a combinare le partite e non ho mai pensato di poter truccare una partita. Non so come si fa, non ci ho mai pensato. Dico una cosa forte: se fosse vera una cosa del genere, sono disposto ad andare in una piazza e ammazzarmi davanti a tutti. Io non so perdere neppure alla partitina con gli amici e chi mi conosce lo sa".

IL PROCURATORE DI GATTUSO - "E’ stato un fulmine a ciel sereno", ha dichiarato il procuratore di Gattuso, Andrea D’Amico. "Rino è caduto dalle nuvole - ha detto ai microfoni di Sky Tg24 - . Non sa come mai il suo nome sia balzato fuori. Ora bisogna capire come escono certi nomi, quali sono le circostanze che hanno determinato questa situazione. E prima di trarre conclusioni bisogna verificare tutto. Sappiamo bene che quando vengono fuori queste notizie l’eco che ne deriva è importante. Dobbiamo aspettare prima di dare giudizi. E’ doveroso attendere in attesa degli sviluppi futuri per la moralità di Rino".

IL PROCURATORE DI BROCCHI - Reazione analoga da parte di Davide Lippi, agente di Cristian Brocchi, "Cristian si ritiene assolutamente estraneo a tutto questo. La reazione è stata di grande sorpresa, sia lui che la sua famiglia sono scioccati da quanto successo", ha detto il procuratore dell'ex giocatore. "E’ indagato, non è né condannato né colpevole, c’è un’indagine della magistratura e in tutta tranquillità aspettiamo che l’inchiesta faccia il suo corso - ha spiegato Lippi -. Purtroppo a volte finire sui giornali equivale a una condanna, credo che si debba tutelare l’immagine di un ragazzo che ha fatto la sua carriera da calciatore e che sta iniziando quella da allenatore. Finora è venuto fuori che ci sono stati contatti tra persone per avere dei biglietti, se fosse solo così poi chi risarcirà Brocchi per il danno di immagine subito. Lui è sereno, prima di dare giudizi affrettati bisogna stare molto attenti. Vogliamo tutti la verità". "Vedersi arrivare gli agenti alle 6 di mattina in casa, davanti ai figli, non è bello per nessuno. Cristian comunque va avanti tranquillo - ha spiegato ancora Lippi - e insieme agli avvocati si riserva di difendere la sua immagine ovunque. Allena con profitto gli allievi del Milan, è primo in classifica e per lui è una bruttissima botta oltre che un forte danno di immagine".

L'INCHIESTA - I provvedimenti, richiesti dalla procura di Cremona, sono relativi all’ultima fase dell’inchiesta 'Last Bet', partita a giugno del 2010, che ha già travolto decine di giocatori ed ex giocatori anche di serie A, tra cui Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri.

L’indagine della procura di Cremona fa riferimento a due diverse associazioni, in parte legate tra loro, che avevano il medesimo obiettivo di manipolare le partite di calcio. La prima più impegnata sulla serie A e la seconda sulle partite di serie B e lega Pro (per un totale di 200 incontri). Secondo le indagini la prima associazione che fa capo a Salvatore Sapadaro, e Francesco Bazzani coinvolgeva persone che ruotavano attorno al gruppo dei bolognesi. Sono questi due, che offrivano pacchetti di partite a ‘scatola chiusa’. E si occupavano prevalentemente di partite di serie A (al momento sono sotto osservazione una trentina di match). Mentre gli altri due arrestati, Cosimo Rinci e Fabio Quadri, legati solo a Spadaro avevano messo in piedi una organizzazione in questo ultimo anno, che si occupava in prevalenza delle partite della Lega Pro e della serie B.

A RISCHIO ANCHE IL MONDIALE IN BRASILE - Inoltre, secondo quanto si legge nell'ordinanza firmata dal gip Guido Salvini, le 14 persone arrestate nel settembre 2013 a Singapore erano pronte a provare a ‘truccare’ anche i prossimi mondiali di calcio.