Milano, 18 agosto 2011 - Terremoto sui listini europei dopo la seduta contrastata di ieri. L'Ipotesi di una Tobin tax  sulle transazioni finanziarie e il crollo della Borsa di New York hanno mandato nel panico i mercati del Vecchio continente, con cadute più o meno accentuate fra i listini di tutta Europa. Sui mercati aleggia lo spettro della recessione. Le principali borse europee hanno bruciato nella seduta di oggi 298,6 miliardi di euro di capitalizzazione. 

In merito alla crisi dell’eurozona, è stata convocata una seduta straordinaria all’Europarlamento il 29 agosto. Riferiranno il presidente della Bce Jean-Claude Trichet, il numero uno dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker e il commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn.

 

MILANO -  Chiusura di seduta pesante per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in calo del 6,15% a 14.970. Nel pomeriggio Milano era arrivata a perdere il 6,62%, Poi una raffica di sospensioni, con forti vendite sul comparto auto. Il tonfo odierno di Piazza Affari è costato 20,91 miliardi di capitalizzazione. Il valore complessivo delle società quotate sul listino della piazza milanese scende così a 359,24 miliardi di euro di controvalore. Tutti in calo i titoli della galassia Agnelli, chiusura choc per Fiat a - 11,88%. Il tracollo, fra le Blue Chip, ha risparmiato solo Bulgari, che con un calo dello 0,16% è stata la vera maglia rosa dei titpli ad alta capitalizzazione.

 

EUROPA -  Vero e proprio terremoto per le principali borse europee. Tra i listini principali del vecchio continente, Francoforte ha ceduto il 4,82%, Parigi il 5,48% e Londra il 4,49%. L’indice Ftseurofirst 300 ha lasciato sul terreno il 4,9%. Particolarmente venduti i titoli del comparto automobilistico, con l’indice di settore in calo del 7,7%. Male anche le banche: lo Stoxx Europe 600 banking ha registrato un crollo del 6,6%.

 

WALL STREET - Il timore di una seconda recessione negli Stati Uniti e in Europa hanno spinto in forte ribasso la chiusura a Wall Street. Il Dow Jones ha perduto il 3,67%, il Nasdaq il 5,2%.

A pesare sul listino newyorkese, è soprattutto l’indice dell’attività economica della Filadelfia Fed, che misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto  di Filadelfia.  Ad agosto è crollato a -30,7 punti dai 3,2 di luglio. Il dato è nettamente peggiore delle attese, che erano per un rallentamento a 1,5 punti. Il rendimento dei titoli di stato Usa a 10 anni è sceso per la prima volta sotto il 2%.

 

SPREAD BUND - Continua a salire il differenziale tra il bund tedesco e il btp decennale italiano, arrivando sopra la soglia dei 290 punti. Lo spread dopo aver aperto a 268,85 ora e’ 292,28.

 

VOLA L'ORO - Continua il rally dell’oro, arrivato a New York al record intraday di 1.824,70 dollari l’oncia, sulla scia dei timori sul rallentamento dell’economia globale e del drastico ribasso di Wall Street. Al momento, il metallo prezioso è scambiato in aumento di 30,9 dollari rispetto alla chiusura di ieri.  Solo in agosto l’oro ha guadagnato il 10%, mentre è in aumento del 26% rispetto all’inizio dell’anno. 


 

MORGAN STANELY - L’economia globale e’ “pericolosamente vicina ad una recessione”. E’ l’avvertimento lanciato dalla banca d’investimenti Morgan Stanley in una nota, sottolineando che neanche le economie emergenti sono al riparo. I listini scontano le paure legate alla ripresa dell’economia. Oggi Morgan Stanley ha tagliato le stime della crescita globale al 3,9% dal 4,2% nel 2011 e al 3,8% dal 4,5% nel 2012. Per quanto riguarda la crescita nelle economie sviluppate, quast’anno sara’ “solo” dell’1,5%. La banca d’affari stima inoltre, a causa degli errori fatti nelle politiche economiche dagli Usa e dai paesi europei, un’ulteriore stretta fiscale nel 2012.

Ma il presidente degli Stati Uniti rassicura: “Non credo che ci sia il rischio di una nuova recessione”, dice alla CBS. “Esiste invece il rischio di avere una ripresa non abbastanza veloce per gestire una crisi del lavoro. Per questo dobbiamo fare di piu’”, sottolinea. Sulla stessa linea  il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy: “Non c’è nessuna nuova recessione in vista”.

 

 MACRO DATI EUROPA - Sul fronte europeo tra i dati macro della giornata le vendite al dettaglio in Gran Bretagna a luglio sono aumentate dello 0,2%, le attese erano di un +0,3%. Escludendo i carburanti l’incremento, a livello congiunturale, e’ stato dello 0,2% mentre su base annuale si e’ registrato un calo dello 0,2%.

 

MERCATI ASIATICI - Borse asiatiche generalmente negative di oltre un punto percentuale: i mercati dell’area scontano la forza dello yen, che frena le esportazioni giapponesi, e i segnali di rallentamento della crescita cinese. Tokyo è così una delle piazze finanziarie più deboli della giornata, con un calo finale dell’1,25%.  Male anche le Borse cinesi, che generalmente si muovono in controtendenza, così come Seul, in ribasso finale di quasi due punti percentuali. Tengono Singapore e Bangkok, mentre si muove chiaramente in positivo la sola Giakarta.