Roma, 5 gennaio 2012 - Il giorno dopo il 'miracolo' di Cortina, con i furbetti scovati con auto di lusso e mini-dichiarazioni dei redditi, esplode la polemica sull'opportunità di inviare le ispezioni a blitz.

BEFERA - Se i controlli sono stati effettuati a Cortina “non è per un pregiudizio verso qualcuno ma perchè sapevamo, segnalazioni alla mano, a cosa andavamo incontro", spiega a ‘La Stampa’, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, sulle ispezioni contro l’evasione fiscale nella nota località sciistica sulle Dolomiti. "Gli italiani devono decidere che cosa vogliono. Lo dico a chi, come Beppe Grillo, sull’argomento mi pare in confusione. Perchè a parole tutti sono d’accordo a fare la lotta all’evasione ma solo quando non li riguarda", ha spiegato Befera, annunciando che potrebbero esservi altri blitz. Equitalia “non fa atti discrezioniali”, sottolinea.

"Da noi purtroppo non c’è lo stesso senso civico sviluppato in altri Paesi" ammette Befera, osservando che “le ragioni sono molte e dipende anche dal cattivo rapporto fra cittadini e amministrazione”.

 "A Cortina abbiamo fatto andar bene gli affari, in quel giorno. I ristoranti hanno aumentato i loro ricavi del 300% rispetto allo stesso giorno dell`anno precedente.
Quindi non abbiamo danneggiato il turismo, tuttaltro: abbiamo favorito gli esercizi commerciali", dice inoltre Befera ai microfoni di Piazzapulita su La7. Befera ha commentato anche la frase pronunciata da Silvio Berlusconi nel 2004 'se uno Stato mi chiede il 50% di quello che guadagno mi sento moralmente autorizzato ad evadere'. "Non siamo in un mondo civile. A scuola una volta si insegnava educazione civica, si insegnava il senso dello Stato, della solidarietà, il senso di far parte di una comunità che si chiama Italia".

IL SINDACO DI CORTINA - Parla di 'operazione mediatica'  il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi: "I  controlli e la lotta all’evasione sono sacrosanti ma pensiamo ci voglia più rispetto per la gente che lavora e che dà lavoro". E ancora: "Le nostre perplessità sono state motivate dal periodo e dal metodo scelto".

Il primo cittadino resta convinto che quella degli 007 del Fisco sia stata "un’azione più mediatica che di sostanza, messa in atto per giustificare davanti all’opinione pubblica l’aumento della benzina, delle bollette, delle autostrade e l’introduzione di nuove tasse come quella sulla prima casa".

CONFCOMMERCIO - Uno "show mediatico" con uno spiegamento di forze che non si è visto "nemmeno per la cattura di un boss mafioso". Così la Confcommercio di Cortina d’Ampezzo commenta l’operazione svolta dall’Agenzia delle Entrate durante il weekend di Capodanno nella cittadina dolomitica. "Il disturbo creato ai clienti, la data scelta per i controlli, l’occupazione da parte dei funzionari di tavoli ai ristoranti e bar, il dispiego di forze che non ha precedenti in Italia nemmeno per la cattura di un boss mafioso - secondo i commercianti - sono la prova che si è trattato di un’operazione spettacolo voluta da chi ha usato il palcoscenico di Cortina per diffondere l’equazione Cortina = commercianti = evasori, equazione che rifiutiamo in modo netto". "Ciò che è più grave tuttavia - rileva Confcommercio - sono i dati diffusi sull’esito dei controlli: l’Agenzia ha volutamente omesso di dire che la stragrande parte dei commercianti purtroppo dichiara cali di lavoro mediamente del 30%, citando solo l’unica situazione in cui vi è stato un aumento degli scontrini rispetto al 2010".

CICCHITTO - Dopo l’’operazione Cortina’, gli strali nei confronti dell’Agenzia delle Entrate, e del suo responsabile, arrivano direttamente dalla politica e non piu’ dai blog. E' Fabrizio Cicchitto a ricordare che “l’Agenzia delle Entrate e chi la dirige, in primo luogo il dottor Befera, ha la piena disponibilià di uno strumento dello Stato fra i più delicati, forse addirittura il più delicato, quello dell’accertamento fiscale, che oramai ha dei mezzi assai penetranti e non può allora usarlo come una sorta di mezzo contundente in polemiche mediatiche”. “Ciò vorrebbe dire - prosegue il capogruppo Pdl alla Camera - che allora, proprio per eccesso, non si è all’altezza di ruoli e compiti che, lo ripetiamo, richiedono sobrietà e senso di responsabilità”.

“Ribadiamo la profonda convinzione - ribadisce Cicchitto - che l’Agenzia delle Entrate non debba assumere una configurazione politica, mediatica e anche propagandistica, per cui prima fa una sorta di operazione militare concentrata su una singola località considerata meta dei ricchi e poi risponde alle obiezioni su questo modo di procedere sparando - accusa - dati volti a criminalizzare quell’area e chi la frequenta con conseguenze che nel futuro possono essere molto serie”.

CGIL ALL'ATTACCO - “Il lavoro degli ispettori dell’Agenzia dell’Entrate è come sempre preziosissimo. Chi denuncia atteggiamenti vessatori commette un errore gravissimo e rischia di apparire culturalmente connivente con gli evasori fiscali. Il fenomeno è allarmante e va affrontato con misure di emergenza, mettendo da parte imbarazzanti lagnanze su improbabili persecuzioni nei confronti dei ‘ricchi’. Gli attacchi di questi giorni sono sterili e sembrano non tener conto della gravita dei sacrifici chiesti alle fasce deboli. L’evasione fiscale va condotta senza sconti e senza buonismi”. Con queste parole Salvatore Chiaramonte, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil Nazionale, esprime il proprio apprezzamento ai dipendenti dell’Agenzia dell’Entrata per il cosiddetto ‘blitz’ messo in atto a Cortina d’’Ampezzo il 30 Dicembre del 2011. 

ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI - Ben vengano i blitz a campione a Cortina come a Capri, Taormina, Costa Smeralda. Lo affermano Elio Lannutti di Adusbef e Rosario Trefiletti di Federconsumatori sulle verifiche fiscali a Cortina che giudicano "pelose le difese d’ufficio erette dalla politica verso gli incalliti evasori di Cortina. Difese vergognosi ed offensive verso milioni di contribuenti onesti svenati e dissanguati". "Se esiste - affermano le due associazioni dei consumatori - un’evasione ed elusione fiscale di 270 miliardi di euro l’anno, che porta i contribuenti onesti a subire una pressione fiscale del 45%, che arriverà al 47% nel 2014, significa che esiste un diffuso sistema di connivenze anche di ordine istituzionale, di contiguità, vero e proprio favoreggiamento verso gli evasori ed elusori fiscali, che occorre combattere per restituire dignità ad uno Stato di diritto, che ha spesso strizzato gli occhi, arrivando a chiuderli entrambi, verso frodi fiscali ed ordinari abusi di diritto, che hanno coinvolto primari studi tributari anche contigui con i Governi".

VANZINA - Enrico Vanzina il blitz dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate lo ha visto da casa. Lo sceneggiatore di Vacanze di Natale a Cortina (e di vari film della serie, a cominciare dal primo del 1983, diretto dal fratello Carlo, ambientato anche quello proprio lì) trascorre le feste nella sua casa nella località sciistica."Vedo tanta gente nuova, macchinoni, ristoranti di lusso pieni di gente che magari paga in contanti. Ben vengano i controlli. Io, dice Vanzina, pago le tasse e se si colpisce l’evasione non posso che essere contento". 

ZAIA - Il governatore del Veneto Luca Zaia chiede la par condicio da parte dell’Agenzia delle Entrate: dopo il blitz a Cortina se ne faccia uno analogo al Sud d’Italia. "L’Agenzia delle entrate ci dice che l’evasione ipotetica al Nord è attorno al 14%, contro punte massime del 66% in alcune zone del Sud - dice Zaia -. In virtù della sperequazione dei controlli ci auguriamo che, per coerenza, blitz cosi’ importanti come quello di Cortina siano replicati anche al Sud".