Roma, 18 settembre 2012 - Il tanto atteso incontro fra Fiat e governo ha una data è un'ora. Decisiva una telefonata di oggi pomeriggio fra il premier Mario Monti e l'ad del Lingotto Sergio Marchionne, nel corso della quale "si è convenuto di incontrarsi sabato 22 alle 16 a Palazzo Chigi", come recita un comunicato emesso dalla stessa Presidenza del Consiglio.

All’incontro parteciperanno, per il Governo, oltre il presidente Monti, il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, e il ministro del Lavoro, Elsa Fornero e, per la Fiat, il presidente John Elkann e l’Ad Sergio Marchionne. Saranno presenti anche  il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà e il vice segretario generale della Presidenza del Consiglio, Federico Toniato.

"Nell’occasione, ha assicurato il dottor Marchionne, verrà fornito il quadro informativo sulle prospettive strategiche del gruppo Fiat, con particolare riguardo all’Italia". Lo si legge nel comunicato di Piazza Colonna.

Oggi l'ad del Lingotto, in un'intervista a Repubblica, ha dichiarato:"Manterrò la Fiat in Italia con i guadagni fatti all'estero". 'Rassicurazioni' che hanno innescato subito la reazione dei sindacati e del ministro del Lavoro Elsa Fornero che ha definito l'intervista a Marchionne "interessante".

ELKANN RISPONDE A DELLA VALLE - Nel frattempo, giunge la risposta di John Elkann agli attacchi di Diego Della Valle: "Non capisco il livore che lo anima. Sono stupito che alla sua età e con le aspirazioni che ha agisca in modo così irresponsabile".  Ieri Della Valle ha aveva detto del presidente di Fiat: "credo sia un ragazzo giovanissimo che ricopre un ruolo che non ha l’esperienza di poter ricoprire e lo porta anche a fare degli errori".

Elkann ha ribadito che lui e la sua famiglia sono "tutti estremamente uniti" nel fornire "grandissimo sostegno a quello che sta portando avanti Fiat e Sergio Marchionne". Con l'ad c'è "assoluta sintonia".