Milano, 24 gennaio 2013 - E' peggiorato ulteriormente nel finale di seduta Mps in Piazza Affari. Il titolo dell’istituto senese ha cedutol'8,19%, con scambi fiume, per quasi 800 milioni di azioni, pari al 7% del capitale.

GRILLI E BANKITALIA - "Non è un fulmine a ciel sereno, sappiamo da un anno che la banca è in una situazione problematica. Non ho evidenza di problemi simili in altre banche. Sui controlli dico soltanto che spetta a Banca d’Italia". Lo ha detto il ministro dell’economia Vittorio Grilli, a Torino, uscendo dal Duomo, per la messa solenne per i 10 anni della scomparsa di Gianni Agnelli, riferendosi alla situazione del Monte Paschi di Siena. In serata il portavoce del Tesoro getta acqua sul fuoco: "Nessun attacco alla Banca d’Italia. I rapporti del ministro del Tesoro con il Governatore e con l’Istituto non sono ottimi, ma eccellenti". Poi anche fonti di palazzo Cock fanno sapere che "non c’è alcun contrasto fra la Banca d’Italia e il Tesoro ma piena collaborazione".

PARLA NAPOLITANO - "Se ne sta occupando la Banca d’Italia. Non sono mai stato un esperto in banche", ha detto Giorgio Napolitano a proposito del caso Monte Paschi. A chi gli chiedeva se fosse preoccupato, il Presidente della Repubblica ha risposto che "se la questione è grave bisogna preoccuparsi, ma - ha ribadito - ho piena fiducia nell’operato della Banca d’Italia".

IL PDL ATTACCA IL PD - "Bersani non può far finta di niente. Il Monte dei Paschi ha sempre fatto parte integrante del sistema di potere del PCI e dei suoi eredi, tant’è che è stato al centro di espliciti scontri politici all’interno di quel partito". Così Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera. "Nel passato il Mps ha fatto altre operazioni 'arrischiate' quale l’acquisto della Banca del Salento e ha messo in campo manager che facevano parte in modo organico di una area politica ben definita. Di conseguenza l’affermazione: "Abbiamo una banca' riferita al tentativo di scalata da parte dell’Unipol era imprecisa perché da sempre una banca, appunto il Mps, faceva parte del sistema politico ed economico-sociale della sinistra", conclude.

BERLUSCONI - "Io ho un legame particolare con Monte dei Paschi perché grazie a loro potei costruire Milano due e Milano 3, il legame era tale per cui risultati come l’unica società con cui la banca concedeva mutui premiando la mia puntualità nei pagamenti. E’ un istituzione cui voglio bene". Lo afferma Silvio Berlusconi, ospite di ‘28 minuti’ su Radio 2. Il fatto che il gettito della prima rata dell’Imu sia di fatto concidente con il prestito fornito dal governo al Monte dei paschi di Siena - dice - è "credo una coincidenza casuale a cui non cerdo si debba dare importanza".

BERSANI - "Il Pd non si è mai occupato e non si occupa di banche", ha ribati oggi Pier Luigi Bersani nel corso di una conferenza stampa a Roma. Dunque, "nessun imbarazzo" per la vicenda Monte Paschi. Il Pd, ha ricordaro Bersani parlando di derivati, in parlamento ha cercato "di impedirli o regolamentarli, ma la destra ha largheggiato. Quindi la destra stia zitta e si vergogni".

IL GOVERNO RIFERIRA' ALLA CAMERA - A breve il governo riferirà alla Camera sulla questione del Monte dei Paschi di Siena. Il premier Mario Monti lo ha assicurato direttamente al presidente della Camera Gianfranco Fini, in un colloquio telefonico, secondo quanto riferiscono fonti vicine alla presidenza di Montecitorio.

LA POSIZIONE DEL PREMIER - Mario Monti invita a tenere il caso Mps fuori della contesa elettorale e, da Davos, dapprima osserva che "non posso che riferirmi al comunicato del ministero dell’Economia di poco tempo fa che ricostruisce la vicenda. Non credo sia in questione - puntualizza - il tema dei controlli. E’ importante sottrarre la tematica alla confusione che si sta creando, per evidenti ragioni". "In particolare - rileva ancora - per quanto riguarda il governo e il ministero dell’Economia e Finanze è chiaro che ciò che è stato detto circa interventi finanziari effettuati e sulle comparazioni tra l’ammontare che sarebbe stato impiegato e gettito di imposte è completamente oggetto fantasia".

LETTERA DI VIOLA AI DIPENDENTI - Le verifiche della situazione di Banca Monte dei Paschi di Siena sono state avviate da tempo. E’ quanto scrive l’amministratore delegato e Dg dell’istituto senese, Fabrizio Viola, in una lettera inviata stamani a tutti i dipendenti del gruppo, nella quale evidenzia come queste siano la conferma "di un percorso reale di cambiamento e di assoluta trasparenza della gestione". Viola precisa poi che i risultati consentiranno al Cd "di valutare a breve gli impatti" di questa situazione e "quindi di adottare eventuali misure, inclusa la modifica retrospettiva della relativa rappresentanza contabile". La lettera ricorda a questo proposito che il Cda, "in via prudenziale e in considerazione dei possibili impatti patrimoniali" ha chiesto lo scorso 27 novembre 500 milioni in più di Monti Bond in modo "che tali impatti patrimoniali possano trovare adeguata copertura". L’Ad conclude sottolineando come il Cda ha già "individuato ulteriori possibili interventi che dovessero essere necessari". La lettera si conclude sottolineando poi la consapevolezza "del difficile momento che rende non facile il rapporto con il cliente" ma anche la certezza che l’istituto senese ‘’riuscirà a superare questo difficile momento e rilanciarsi".

CDA: "SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO" - Intanto Banca Monte dei Paschi esprime "sconcerto per la strumentalizzazione e gli attacchi alla banca" e sottolinea che "la situazione è completamente sotto controllo". "Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, riunito oggi in seduta ordinaria, - si legge nella nota al termine della riunione - prendendo atto delle continue esternazioni da parte di numerosi personaggi pubblici ed esponenti politici tese a strumentalizzare le vicende legate all’emissione dei Nuovi Strumenti Finanziari, esprime il suo profondo sconcerto per la leggerezza con la quale viene trattato il tema della ricapitalizzazione della Banca. Anche la vicenda della ristrutturazione del portafoglio titoli, avviata su iniziativa di Mps stessa e non da soggetti terzi, viene descritta con toni e termini assolutamente inappropriati che ingenerano nel pubblico e nel mercato una percezione di instabilità e di rischio che non sussiste alla luce della piena e normale operatività della Banca".

Mps "ribadisce quindi quanto già comunicato in precedenza, ovvero che la necessaria richiesta del supporto pubblico ai fini dell’Eba capital exercise si riconduce prevalentemente alla crisi del debito sovrano che ha ridotto il valore del portafoglio titoli di stato Italiani detenuti dalla Banca, e solo in misura minore anche all’attività di verifica ancora in corso sulle operazioni Alexandria, Santorini e Nota Italia di cui tutti parlano. Si sottolinea anche che il miglioramento della spread riduce il deficit di capitale per il quale il supporto è richiesto.
Inoltre, come evidenziato in precedenza, tale richiesta di supporto pubblico garantisce in modo inequivocabile l’adeguato presidio patrimoniale della Banca e quindi usare termini impropri quali "crac" o "fallimento", evidentemente privi di ogni fondamento, con riferimento a Mps, danneggia i clienti, i dipendenti, gli azionisti e tutti gli stakeholder della Banca stessa. Il Consiglio di Amministrazione di Bmps - conclude la nota - è sereno e consapevole di aver avviato, attraverso il nuovo Management, un percorso di discontinuità e profondo risanamento che porterà al pieno rilancio della Banca".