Roma, 22 marzo 2014 - Se una delle prima promesse di Matteo Renzi - quella del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, che ammonterebbero a 68 miliardi - venisse onorata, lo Stato incasserebbe 5 miliardi di Iva in più.

Il calcolo è della Cgia di Mestre. “In un momento in cui l’Esecutivo è alla ricerca delle coperture necessarie per sostenere le misure per il rilancio del Paese - dichiara il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - lo sblocco totale dei debiti della Pa darebbe una preziosa boccata di ossigeno sia alle migliaia di aziende che da anni aspettano di recuperare i propri crediti sia alle casse dello Stato che beneficerebbero del gettito Iva legato a questi pagamenti”.

Nei rapporti commerciali tra la Pa e le imprese, sottolinea la Cgia, queste ultime, una volta terminata una manutenzione o una fornitura, emettono fattura e nella stragrande maggioranza dei casi posticipano il versamento dell’Iva al momento dell’avvenuto pagamento. “Pertanto, e’ logico attendersi che l’eventuale smaltimento dei debiti arretrati della Pa dovrebbe produrre dei grossi benefici in materia di Iva. Una prima stima prudenziale consentirebbe allo Stato di incassare 5 miliardi”.