Roma, 28 febbraio 2011 - Un militare italiano è rimasto ucciso nell’esplosione di un ordigno improvvisato che ha colpito un veicolo blindato Lince nei pressi di Shindand, nell’ovest dell’Afghanistan. È il tenente Massimo Ranzani. Lo rende noto lo Stato Maggiore della Difesa con un comunicato. Massimo Ranzani era nato nel 1974 a Ferrara, ma risiedeva a Occhiobello. In servizio nell’Esercito dal 1999, era giunto in Afghanistan il 12 ottobre scorso, questa era la sua seconda missione fuori area. Faceva parte, come ha spiegato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, del 5° Reggimento Alpini di Vipiteno.

Altri quattro militari sono rimasti feriti nell'attentato e sono tutti in gravi condizioni. “Quattro militari sono rimasti gravemente feriti nella deflagrazione, tutti appartenenti al Quinto reggimento alpini di Vipiteno”, ha spiegato lo Stato Maggiore della Difesa in un comunicato. I militari sono stati evacuati presso l`ospedale militare (Role 2) della base “Shaft” di Shindand, sede del comando della Task Force Centre. Il ministro La Russa ha riferito che i soldati “sono stati feriti gravemente, ma a quanto mi dicono non sono in pericolo di vita. Il Lince è stato colpito da un ordigno rudimentale, il terzo di una colonna di 13 mezzi. Con questo tributo di sangue si allunga una lista dolorosissima”.
 

I Talebani hanno rivendicato attraverso il loro sito web un attacco sferrato oggi in Afghanistan, nella provincia di Herat, la stessa in cui stamani è morto il tenente Massimo Ranzani e altri quattro militari italiani sono rimasti feriti in un attentato.  In una breve nota firmata dal portavoce dei Talebani, Qari Yusuf Ahmadi, gli insorti sostengono che "una mina, collocata dai mujahidin" nella zona "del distretto di Adar Sang ha distrutto un mezzo in pattugliamento di Isaf", la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza in Afghanistan. L’esplosione, conclude il comunicato, è avvenuta "alle 14" ora locale e "ha ucciso o ferito tutti gli invasori che si trovavano sul mezzo".  L’attacco costato la vita al tenente Ranzani, tuttavia, secondo quanto reso noto dallo Stato Maggiore della Difesa risale "alle 12.45" di questa mattina.

Alle ore 12.45, ore locali, a 25 chilometri a Nord di Shindad - informa una nota dello Stato maggiore della Difesa - l’esplosione di un ordigno improvvisato (IED) ha coinvolto un veicolo blindato Lince della Task Force Center, del 5* Reggimento Alpini. 

La pattuglia rientrava da un’operazione di assistenza medica alla popolazione locale. L’utilizzo di IED, nonostante gli importanti progressi svolti da ISAF per contrastarne la minaccia, rappresenta una delle modalità di azione tra quelle utilizzate dagli ‘insurgent’ e, nel 30% dei casi, colpisce vittime civili. 

Le forze di sicurezza ISAF svolgono una continua attività per prevenire questo genere di minaccia al fine di migliorare le condizioni di sicurezza e garantire uno sviluppo sociale ed economico della regione.

Si tratta del terzo militare ucciso in attacchi compiuti da ribelli nell’ovest dell’Afghanistan dalla vigilia di Capodanno scorso. Oggi soldato italiano è morto per l’esplosione di un ordigno improvvisato che ha colpito un veicolo blindato Lince nei pressi di Shindand, nell’ovest dell’Afghanistan.
 

Immediate le reazioni del mondo politico. Berlusconi: "E' un calvario, ci chiediamo se serva", Di Pietro: "Responsabilità politica è del governo". Commozione e cordoglio da Napolitano. La Russa: "La linea non cambia". Letta (PD): "Non è il momento delle polemiche, ma dell'unità". Il Ministro degli esteri Frattini: "Rispettare gli impegni"
 

NATO: QUATTRO SOLDATI UCCISI Sono quattro i soldati della Nato, tra cui un italiano, uccisi oggi in diversi attacchi in tutto l’Afghanistan. Lo ha riferito l’Isaf, mentre i militari della coalizione si preparano ad un’intensificazione degli scontri nelle prossime settimane con l’arrivo della primavera. Tre dei militari sono morti per l’esplosione di ordigni esplosivi nella parte orientale, meridionale, occidentale (l’alpino ucciso dalla deflagrazione a Shindad, ndr) dell’Afghanistan, mentre il quarto in un attacco degli insorti ad est. 


"Sfortunatamente ci sono perdite fra i nostri militari, ma non ogni giorno - ha detto in un incontro con i giornalisti il contrammiraglio americano Gregory J. Smith, vice portavoce dell’Isaf - Ci rammarichiamo per queste perdite". Con le vittime di oggi, è salito a 34 il numero dei militari della missione della Nato uccisi a febbraio, tre in più del mese scorso.

LA PROCURA APRE UN'INCHIESTA Attentato per finalità terroristiche o di eversione, in base all’articolo 280 del codice penale. Un fascicolo d’inchiesta sarà aperto nelle prossime per questa ipotesi di reato dalla Procura di Roma, rispetto alla morte del tenente del V reggimento degli alpini, Massimo Ranzani, ucciso in Afghanistan e sul ferimento di altri 4 soldati, a Shindand, nell’ovest del paese. Gli accertamenti sono coordinati dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti. I pubblici ministeri Francesco Scavo e Giancarlo Amato affideranno le consulenze scentifiche di rito.