Damasco, 4 giugno 2012 - Non si arresta la scia di violenza in Siria. I combattimenti sono proseguiti tutta la notte e anche questa mattina, specie ad Aleppo e a Damasco. Il bilancio delle vittime, fonte l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, parla di almeno tredici nuovi morti solo nella giornata di oggi. Ieri le vittime erano state più di cento.

ALEPPO - La battaglia più accesa infuria ad Aleppo, nel nord del Paese. Duri combattimenti sono in corso per il controllo della locale sede della televisione di Stato, situata nel quartiere di Izaa. Nel frattempo, gli scontri fra ribelli e forze governative sono giunte alle pendici della storica cittadella, patrimonio Unesco dell'umanità come l'intera città vecchia. Lo riferisce l’inviato ad Aleppo della tv panaraba al Jazira Ahmad Zaydan, che segue i ribelli.

IRANIANI RAPITI - I 48 pellegrini iraniani che erano stati rapiti nei pressi di Damasco sono stati rilasciati, ha reso noto l’emittente televisiva al Mayadeen senza precisare altro. Fonti dell’ambasciata iraniana hanno confermato la notizia.
 

Damasco, e in particolare il suo quartiere Abbasyeen, si trova oggi sotto un violento attacco con colpi di mortaio, come riferiscono testimoni dalla zona, spiegando che non è chiaro qualle delle due parti in lotta stia sparando.
 

ONU SPACCATO - Ieri una profonda frattura si è aperta in seno all'Onu. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dopo aver ribadito la "condanna ad Assad",  ha "deplorato" il fallimento del Consiglio di Sicurezza, incapace di avviare una fase di "transizione politica" che porti il rispetto della pace nel Paese. La risoluzione è stata duramente attaccata dalla Russia.