Roma, 22 novembre 2012 - Lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interno israeliano, comunica che sono stati arrestati i presunti autori dell’attentato contro un bus a Tel Aviv. "I membri della cellula" che si suppone essere responsabile dell’attentato a Tel Aviv, ‘’della localita’ di Beit Lakya (vicino Ramallah) legata ad Hamas e alla Jihad islamica, hanno riconosciuto durante gli interrogatori di avere pianificato attentati contro gli israeliani, preparando un congegno esplosivo e di avere scelto Tel Aviv come loro obiettivo’’, ha aggiunto lo Shin Beth in un comunicato. Secondo il documento, i membri della cellula hanno reclutato un cittadino israeliano di Taibeh’ (citta’ arabo-israeliana vicina a Tel Aviv) per compiere l’attentato. Notizie confermate anche dal sito del Jerusalem Post e di Ynet.
 

PROVE DI TREGUA - Gli alti vertici militari israeliani ritengono che Hamas e la Jihad islamica abbiano l’intenzione di rispettare e applicare l’accordo di tregua raggiunto ieri e che si adopereranno perchè altre fazioni palestinesi non riprendano a lanciare razzi contro Israele. Il cessate il fuoco annunciato ieri sera dall’Egitto ha messo fine a otto giorni di raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza e al lancio di razzi contro i centri abitati israeliani, costati la vita a 155 palestinesi e a cinque israeliani.

Per la prima volta dopo otto giorni israeliani e palestinesi hanno trascorso ore di calma nella notte in seguito all’accordo per il cessate il fuoco, entrato in vigore ieri sera alle 21 ora locale, le 20 in Italia. Sono cessate le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza e i lanci di razzi dal Territorio palestinese verso Israele.

“Ci saranno tutti i generi di festeggiamenti della ‘vittoria’ a Gaza”, ha detto al Jerusalem Post una fonte della Difesa israeliana, ma a parte i toni trionfalistici tenuti in pubblico, il governo di Hamas sarà segretamente scioccato dai danni subiti in questi giorni. “Seguiremo l’evolversi degli eventi a Gaza e dobbiamo essere pronti per i ‘giorni della rabbia’ che potrebbero tenersi venerdì a Gaza e in Cisgiordania dopo la preghiera”, ha aggiunto la fonte.

L'AVVERTIMENTO DI BARAK - Il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, non ha escluso la possibilità che lo stato ebraico riprenda i suoi attacchi se Hamas non rispettasse il cessate-il-fuoco. Il cessate-il-fuoco “potrebbe durare nove giorni, nove settimane o di più, ma se non tenesse sapremmo cosa fare e valuteremmo la possibilità di riprendere le nostre attività militari in caso di spari o provocazioni”, ha avvertito Barak parlando alla radio pubblica.

CISGIORDANIA, 55 ARRESTI - Le forze israeliane hanno arrestato 55 palestinesi in vari punti della Cisgiordania nelle ultime ore; secondo l’esercito israeliano, gli arrestati, tra cui vari dirigenti, deputati e miliziani delle fazioni palestinesi, sono “affiliati a vari gruppi terroristi”.

GIORNATA DEL TRIONFO  - Il movimento islamico Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, ha proclamato una  ‘Giornata nazionale del trionfo’ in seguito all’accordo per il cessate il fuoco tra le fazioni palestinesi e Israele entrato in vigore ieri sera. Il leader di Hamas, Khaled Meshaal, ha subito definito l’accordo "una sconfitta tattica per gli israeliani, un passo verso altre sconfitte".