Roma, 20 febbraio 2013 - Nuovo attacco a turisti italiani a Malindi, in Kenya. Un commando di sei persone incappucciate ha assaltato con pistole e machete un gruppo di cinque ville private per rapinarle. Un italiano è stato ferito a colpi d’arma da fuoco: trasportato in ospedale sarebbe fuori pericolo. Un altro è stato accoltellato a una mano. La Farnesina ha confermato la notizia.

Secondo quanto riferiscono fonti della polizia locale, ad agire potrebbe essere stata la stessa banda che la notte tra il 3 e 4 febbraio aveva attaccato un resort a Watamu Bay. In quell'occasione decine di persone erano state rapinate violentemente e una giovane bresciana era stata ferita alla testa da un colpo di pistola.

LA TESTIMONIANZA - "E’ stata un’esperienza assurda", ha raccontato all'Ansa un testimone. L'uomo, Alessandro Aiani, originario di Genzano (Roma), era ospite con un gruppo di amici in una villa a Mayungu, tra Malindi e Watamu, presa d’assalto da una banda di criminali. "Erano sei persone, avevano due pistole e dei machete. All’1.30 di notte stavamo tornando a casa, hanno aspettato che scendessimo dalla macchina e ci hanno aggrediti - ha riferito -. Ci hanno buttati a terra e minacciati. Un mio amico è stato accoltellato a una mano. Ci hanno portato via soldi e macchine fotografiche. Poi sono passati alle altre ville".

Alla casa accanto, quindi, i banditi "hanno sparato a un altro signore, un abruzzese, ferendolo alla pancia. E’ stato un incubo, sanguinava, volevamo portarlo in ospedale ma ci avevano chiusi dentro. Solo grazie all’intervento di una persona della security locale siamo riusciti a farlo portare in ospedale", ha aggiunto Aiani, spiegando che il console Roberto Macrì lo aveva appena chiamato dall’ospedale di Malindi per dirgli che l’uomo "è fuori pericolo". L'italiano ha detto di sono sapere cosa fare adesso: "Vengo qui da tanti anni e sarei dovuto rimanere fino a fine febbraio. Ora non lo so...".

"PIU' SICUREZZA" - Intanto l’associazione degli imprenditori italiani che operano nel nord del Kenya, rappresentata dal direttore del Resort Garoda di Watamu, Guido Bertoni, ha chiesto ufficialmente alle autorità locali di assicurare a Mayungu e nelle zone limitrofe gli stessi standard di sicurezza presenti a Malindi e Watamu. Le stesse autorità temono che possa esserci una escalation di violenza in una zona di recente costruzione, non ancora messa in sicurezza e in cui non esiste alcun presidio di polizia. "Nonostante lo spavento, i due italiani feriti stanno bene", assicura però Freddie Del Curatolo, direttore del portale malindikenya.net.