Roma, 3 aprile 2013 – Salgono a nove adesso i casi conosciuti di influenza aviaria, della nuova variante H7N9, negli esseri umani. Ieri erano stati resi noti quattro nuovi contagi in altrettante città della provincia di Jiangsu, vicino a Shanghai. Città dove ci sono stati già due morti per la malattia. Fino ad oggi, il bilancio di 9 contagiati, tra i quali tre vittime.

I nuovi casi riportatno tutti gli stessi sintomi: febbre alta, tosse, difficoltà di respirazione e vertigini. "Sono tutti in stato critico e ricevono cure di emergenza", hanno reso noto le autorità sanitarie della provincia. A quanto sembra non vi è alcun collegamento tra di loro, dato che tutti vivevano in città diverse.

Tre di loro sono donne, una di 45 anni, nella capitale provinciale di Nanchino (l’unica ad aver lavorato in un mercato di macellazione del pollame); un’altra di 48, a Suqian, e una terza di 32, a Wuxi; un uomo di 83 anni vive invece a Suzhou. A loro si sommano le due vittime e un’altra donna, di 35 anni, anche lei in stato critico, nella città di Chuzhou, vicino Nanchino.

Mentre altri due nuovi casi di contagio della nuova influenza aviaria H7N9, sono stati confermati nell’est della Cina. Secondo l’agenzia Nuova Cina, due persone, una è deceduta - un cuoco 38enne nella provincia di Jiangsu - sono state contagiate ad Hangzhou, nella provincia dello Zhejiang, non lontano da Shanghai che pare essere il fulcro dell’influenza.

Intanto Il Vietnam ha vietato l’importazione di pollame proveniente dalla Cina e rafforzato il controllo delle frontiere. L’embargo vietnamita mira a prevenire “attivamente ed efficacemente l’ingresso del virus H7N9 in Vietnam”, ha indicato il ministro dell’Agricoltura, Cao Duc Phat, in un messaggio pubblicato ieri sera sul sito del suo ministero, in cui ha chiarito che il divieto avrà effetto immediato.

L’Oms (organizzazione Mondiale della Sanità) martedì ha voluto mitigare i timori, ma ha sottolineato che è cruciale capire come il virus contagi gli esseri umani. Non è chiaro come i sette si siano contagiati, anche se il governo ritiene che il virus non sia particolarmente contagioso e al momento non ci sono prove che l’H7N9 si trasmetta tra gli esseri umani.

In base alle prime analisi, il nuovo ceppo di influenza aviaria H7N9, affermano gli scienziati, è più difficile da individuare rispetto all’H5N1, perché in grado di diffondersi fra i polli senza dare origine a sintomi evidenti. Sottolineando poi che il virus H7N9 potrebbe rappresentare un vero problema poiché non dà sintomi negli animali e fa ammalare gravemente gli esseri umani. Tra loro il dottor Masato Tashiro, scienziato dell’Organizzazione mondiale della sanità che sta studiando i dati genetici del virus. Tashiro ha affermato che l’H7N9 sembra essersi evoluto in una forma che gli permette di infettare più facilmente animali come i maiali, il che significa che ora il virus ha più mezzi a disposizione per diffondersi e colpire maggiormente gli esseri umani. In precedenza l’H7N9 aveva infettato solo gli uccelli. .

Il sottotipo del virus aviario H7N9, che prende questo nome tecnico dalla descrizione della struttura delle proteine della sua superficie, non si sapeva che contagiasse gli esseri umani fino all’annuncio delle prime morti, a Shanghai, la scorso domenica.

Intanto il governo di Shanghai ha messo in moto un piano di emergenza per evitare il diffondersi del contagio e localizzare qualsiasi altro caso sospetto legato al virus, una misura che è anche in vigore nella capitale, Pechino, a 1.318 chilometri di distanza.