Roma, 18 febbraio 2014 - Le Pussy Riot Nadia Tolokonnikova e Maria Aliokhina, fermate oggi dalla polizia a Sochi, dove sono in corso le Olimpiadi invernali, sono state rilasciate. Lo scrive su Twitter il marito di Nadia, Piotr Verzilov. Il tweet è accompagnato dalla foto di una folla di giornalisti e operatori che, presumibilmente, circondano le ragazze. Insieme a un gruppo di attivisti e giornalisti, Nadia e Maria erano state portate alla stazione di polizia di Adler, vicino al parco olimpico, in relazione a una denuncia di furto  - scrive l'Agi - presentata dall’albergo in cui soggiornano.

FONTI DI POLIZIA - Secondo il sito Lifenews.ru, che cita fonti di polizia, le Pussy Riot erano state fermate per la mancata registrazione: in occasione dei Giochi, chi arriva devo farlo entro 24 ore. Sui siti russi compaiono diverse foto del fermo dove si vedono numerosi poliziotti in azione. A Lifenews.ru, Tolokkonikova precisa che lei e le compagne sono state trattenute sette ore il giorno 16 e dieci ore il giorno dopo dai servizi segreti.

LUXURIA IN ITALIA - Intanto Vladimir Luxuria è ripartita senza ulteriori contrattempi verso l’Italia dall’aeroporto di Adler, con un volo con scalo a Francoforte. La transgender, ex deputata di Rifondazione Comunista e attivista per i diritti civili, è stata ‘scortata’ da un funzionario della Farnesina dopo essere stata dichiarata ieri dalle autorità locali ‘persona non gradita’ in seguito all’espulsione, con tanto di ritiro del pass, dal Parco Olimpico in seguito alla sfilata provocatoria con vestito da Drag Queen e allo slogan ‘Gay is ok’, contro le leggi omofobe del Cremlino, recitato in russo in favore delle telecamere.

LUXURIA BLOCCATA A SOCHI