Ventimiglia, 17 aprile 2011 - Lunga giornata di tensione a Ventimiglia, cominciata intorno a mezzogiorno, con il blocco da parte delle autorità francesi di tutti i treni provenienti dall’Italia e conclusa intorno alle 19 con la partenza degli ultimi giovani dei centri sociali, che avevano raggiunto la città di confine con l’intenzione di accompagnare i migranti in Francia.

La maggior parte dei manifestanti erano arrivati a Ventimiglia questa mattina a bordo di un treno regionale proveniente da Genova, denominato “Treno della dignità”. Ad aspettare il convoglio nella stazione della cittadina ligure, un centinaio di immigrati che avrebbero voluto proseguire il viaggio fino a Nizza, per poi raggiungere con un altro treno Marsiglia, dove erano attesi da un gruppo di attivisti antirazzisti francesi.

Appresa la notizia del blocco dei collegamenti ferroviari, alcuni manifestanti hanno cercato di raggiungere il consolato francese per protestare contro la decisione della autorità transalpine ma sono stati bloccati dalla polizia, schierata in assetto antisommossa. Al grido “Libertà, libertà!” migranti e attivisti si sono poi diretti verso la stazione ferroviaria, dove hanno occupato i binari nel tentativo di raggiungere a piedi il valico di confine ma, dopo una lunga trattativa con le forze dell’ordine, hanno deciso di desistere dal loro intento e hanno dato vita ad un sit in di protesta.

La manifestazione si è conclusa senza incidenti, poco dopo le 18, quando i migranti sono stati riaccompagnati con i bus navetta al centro di accoglienza allestito all’interno del Parco Roja. Poco dopo la partenza degli ultimi manifestanti arrivati in treno da Genova e a bordo di pullman e auto private da altre città del nord Italia, il Governo francese ha disposto la riapertura dei collegamenti ferroviari con il Paese d’oltralpe..

LA PROTESTA DELL'ITALIA -  La decisione di sospendere i collegamenti ferroviari ha suscitato la protesta dell'Italia. "Il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha dato immediate istruzioni all’Ambasciatore a Parigi di svolgere un passo diplomatico presso le Autorità francesi per esprimere la ferma protesta da parte del Governo italiano", si legge infatti in una nota della Farnesina. in cui si spiega che sono stati chiesti "chiarimenti per le sopraindicate misure che appaiono illegittime e in chiara violazione con i generali principi europei". E’ stato "altresì sollecitato il Consolato a Nizza per attivare contatti immediati con le Autorita’ locali e ottenere chiarimenti al riguardo".+

In serata Frattini torna sulla situazione del blocco alla circolazione ferroviaria tra Ventimiglia e Mentone: “Mi rendo conto che ogni Paese ha le proprie preoccupazioni, anche di politica interna, ma l’Ue richiede libertà di confini e se cominciamo a mettere muri l’Unione non va da nessuna parte”, ha detto in un’intervista al Tg2 .
“Italia e Francia - ha aggiunto il responsabile della Farnesina - hanno un futuro insieme nell’Ue e insieme devono lavorare”.

In precedenza si era espresso anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni. "Noi siamo in regola con le norme europee per la libera circolazione di Schengen e con i permessi di soggiorno temporanei", ha detto il titolare dl Viminale a Sky tg24. "Abbiamo dato agli immigrati i documenti di viaggio e tutto ciò che serve - ha aggiunto - e la Commissione europea ha detto ‘l’Italia è in regola con le norme di Schengen’. Quindi la libera circolazione è possibile per tutti coloro che hanno il permesso di soggiorno temporaneo e vogliono andare in Francia".

ALTRI SEI PASSANO IL CONFINE - L'ostruzionismo francese ieri sembra essersi allentato con il passaggio Oltralpe di un gruppo di venti tunisini provvisti di permesso di soggiorno temporaneo. Il varco, nonostante la Francia abbia negato, è ormai aperto: anche questa mattina, con il treno per la Francia partito da Ventimiglia altri 6 tunisini che ieri avevano ritirato il permesso di soggiorno temporaneo hanno superato i controlli della polizia francese.