Roma, 29 giugno 2011 - Il Consiglio dei ministri per il via libera alla manovra e alla delega fiscale è stato convocato per domani pomeriggio alle 15. Ai giornalisti che tornano sulla richiesta di collegialità arrivata ieri nel vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli il leader della Lega Umberto Bossi risponde: "Stiamo scrivendo. Vado sopra a scrivere". Successivamente il Senatùr ha ribadito: "Ci stiamo lavorando anche noi".

 

NAPOLITANO - "Non c’è dubbio che oggi ciascuno si prende le sue responsabilità per il domani”. Queste le parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano sulla manovra. Al Capo dello Stato è stato chiesto se bisogni avere fiducia nell’Italia. "Beh, se non avete fiducia che fate, ve ne andate?", ha risposto Napolitano. "Bisogna avere fiducia per creare le condizioni per uno sforzo necessario a costruire una manovra di rientro dal debito entro il 2014. Vedremo che cosa arriverà dal governo".

 

Il Capo dello Stato ha manifestato la sua sorpresa per quella che egli stesso ha definito "la sorpresa dei giornali per il fatto che ci sarà una proiezione distinta sui conti pubblici italiani per il 2013-2014". C’è stato, ha voluto ricordare, il 7 giugno scorso "un documento molto puntuale della Commissione Europea. Esso dice che lo sforzo fatto dall’Italia rende credibile la vigilanza sui conti pubblici fino al 2012, ma occorrono misure addizionali per il 2013-2014". Il presidente della Repubblica ha invitato a tenere conto di questa "raccomandazione". 

 

BERSANI - "Una bomba sociale". Così Pier Luigi Bersani definisce la manovra in un’intervista al Tg3. Per il segretario del Pd il centrodestra non è in grado di approvare la misura: "Un governo e una maggioranza allo sbando, come possono affrontare la manovra in queste condizioni?". Bersani, commentando l’appello del presidente Napolitano a un impegno comune, spiega al Tg3 che il Pd è "sempre stato disponibile a fare le riforme. Abbiamo sempre detto che bisognava farle perché c’è crisi. Ma ci hanno sempre di detto di no e che la crisi non c’era. Ora c’è una montagna davanti a noi che loro spostando al 2013, lasciando una bomba innescata sulle spese sociali".

 

Bersani è convinto che l’opposizione si muoverà in modo compatto sulla manovra, mentre vede crepe nella maggioranza: "Quando si comincia a discutere, non si va in ordine sparso. Semmai è nella maggioranza che ci sono problemi". E il fatto che si sia raggiunto un punto di equilibrio nel governo sulla manovra, per Bersani è una conquista effimera. "La giornata di oggi parla di tutto tranne che di equilibrio...", osserva Bersani ricordando come la maggioranza sia andata sotto sulla legge comunitaria a Montecitorio. "Governo e maggioranza sono allo sbando. C’è da chiedersi come facciano ad affrontare una manovra economica in queste condizioni".
 

 

NUOVI DETTAGLI DALLA BOZZA

 

SOVRATTASSA SULLE AUTO PIU' POTENTI - Arriva la sovratassa per le auto di grossa cilindrata. Lo prevede, come anticipa Radiocor, la bozza di Manovra aggiornata a oggi. La norma introduce, a partire dal 2011, "un addizionale annuale erariale della tassa automobilistica per i veicoli di potenza superiore a 125 chilowatt" non ancora quantificata. In caso di mancato pagamento si applica una sanzione pari al 30% dell’importo non versato. GUARDA UN ESEMPIO DEI MODELLI COLPITI (Pdf)

 

IMPOSTA DI BOLLO SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE - Arriva l’imposta di bollo, nella misura dello 0,15%, sulle transazioni finanziarie. Lo prevede la bozza della Manovra che Radiocor anticipa nell’ultima versione disponibile. Il Titolo V con le Disposizioni in materia di entrate stabilisce che le operazioni "concluse per il tramite di banche o imprese d’investimento sono soggette all’imposta di bollo". Sono esclusi i titoli di Stato. "L’imposta - si legge - è determinata applicando l’aliquota dell’1,5 per mille sul valore delle transazioni”. Ieri Borsa Italiana aveva espresso la sua posizione giudicando "la tassazione delle transazioni finanziarie estremamente dannosa".

 

IMPOSTA SUL TRADING SPECULATIVO DELLE BANCHE - Arriva un’imposta del 35% sulle attività di trading speculativo svolte dalla banche. La misura tra le Disposizioni di entrata introduce un nuovo articolo nel Testo unico per le imposte sui redditi: "Tassazione separata del risultato complessivo netto della gestione delle attività finanziarie detenute per la negoziazione" per le banche. Esclusi i titoli di debito e gli Oicr (Organismi d’investimento collettivo di risparmio). La maggiorazione scatta a decorrere dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del decreto legge.

 

TAGLI AGLI ENTI LOCALI - Regioni ed Enti locali contribuiranno alla Manovra di 'Stabilizzazione finanziaria' per 3,2 miliardi nel 2013 e 6,5 miliardi a partire dal 2014. La ripartizione tra Regioni, Province e Comuni non è ancora indicata, ma è stabilito che fino all’entrata in vigore del nuovo Patto di stabilità interno, "fondato, nel rispetto dei principi del federalismo fiscale, sui saldi, sulla virtuosità degli Enti e sulla riferibilità delle regole a criteri europei", le misure previste dalla manovra precedente (il decreto legge 78 del 2010) s’intendono prolungate fino al 2014. Sono previste sanzioni per chi viola il Patto.

 

QUOTE LATTE - Salve dalla riscossione coattiva da parte di Equitalia le cosiddette quote latte. Lo prevede, come anticipa Radiocor, la bozza di Manovra più aggiornata. "A partire dall’entrata in vigore del presente decreto - si legge nel testo - le procedure di riscossione mediante ruolo in materia di prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari, avviate dall’agente della riscossione, sono interrotte e lo stesso agente e’ automaticamente discaricato delle relative quote". 

 

PENSIONI - Una diluizione soft dell’età pensionabile delle donne che partirebbe dal 2020 e arriverebbe a regime solo 10 anni dopo: sarebbe questa la soluzione trovata, nell’ambito del confronto, per l’innalzamento a 65 anni dell’età per la pensione delle lavoratrici del settore privato. L’ipotesi al momento sembra prevalere sulla possibilità, inizialmente esaminata, di avvio della riforma, sempre in modo graduale ma dal 2015. Sembra invece tramontata la possibilità di un aggravio sui contributi previdenziali dei lavoratori con contratto di collaborazione che, nelle prime simulazioni, sarebbero dovuti salire dal 26,7 al 33%.

 

IVA: AUMENTO, MA NON SUBITO - L’aumento di un punto percentuale dell’Iva sulle aliquote del 10 e del 20% non sarà inserito in manovra e non scatterà da subito. La norma - secondo quanto si apprende - non sarà nel decreto legge ma solo nel disegno di legge di riforma fiscale che quindi richiederà un’attuazione successiva. Nella delega sono anche previste le tre aliquote Irpef del 20, 30 e 40% e la cancellazione dell’Irap dal 2014. Il ddl delega prevede anche l’unificazione della tassazione sulle rendite finanziarie.

 

MINI-SANATORIA - Provvedimento sulle liti fiscali fino a 20mila euro pendenti al primo maggio 2011: potranno essere definite pagando una ‘una tantum’. Lo prevede la bozza più aggiornata della Manovra in possesso di Radiocor. La somma da pagare va dai 150 euro per controversie fino a duemila euro al 10% della somma oltre questa cifra. La sanatoria vale per liti pendenti di fronte alle Commissioni tributarie o al giudice ordinario e le somme vanno versate entro il 30 novembre 2011; la domanda di definizione va presentata entro il 31 marzo 2012; intanto, le liti fiscali interessate sono sospese fino al 30 giugno del 2012. Esclusi i recuperi di aiuti di stato illegittimi.

 

Diventa, inoltre, obbligatorio il reclamo per chi voglia presentare ricorso in merito a controversie con l’Agenzia delle Entrate dello stesso importo. Un nuovo strumento deflativo del contenzioso che è condizione di ammissibilità del ricorso e può contenere una motivata proposta di mediazione, con l’ammontare della pretesa.