Roma, 6 dicembre 2011 - Mario Monti a Porta a Porta. Polemiche o meno, il premier è intervenuto negli studi Rai durante la trasmissione di Bruno Vespa. Monti ha sempre risposto alle domande del conduttore senza esitazioni. Fermo, chiaro, anche ironico quando Vespa gli chiede un commento sul calo della popolarità. Il premier ha chiuso il suo intervento assicurando che dopo il tempo dei sacrifici, verrà quello delle riforme che non costeranno denaro pubblico e serviranno per lo sviluppo. Ma sulle misure contenute nella manovra, e le loro possibili modifiche, Monti è stato perentorio: "Il tempo è poco, i margini pochissimi". Nel frattempo, il decreto legge con la manovra è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed è entrato ufficialmente in vigore.

LE RISPOSTE DI MONTI

BASTA SACRIFICI, ORA SVILUPPO - "Le prossime iniziative riguarderanno lo sviluppo, le liberalizzazioni, misure che non chiedono sacrifici ma modificano la struttura per togliere ingessature all’economia italiana".

MERCATI BESTIE FEROCI - “I mercati sono delle bestie feroci, utili ma sbilanciate", ha detto Monti. “L’Italia e altri paesi hanno accumulato troppo debito pubblico perché, dopo la nascita dell’euro i mercati si sono assopiti per 8-9 anni e poi, di colpo, si sono svegliati dopo il 2007 e ora sono imbizzarriti”.

“Noi - ha sottolineato Monti - lavoriamo per i cittadini, non per mercati. Ma dobbiamo tenerne conto, altrimenti sono schiaffi alla stabilità. La politica se coordinata a livello europeo,a forse anche mondiale, può avere il meglio dai mercati senza doversi inginocchiare”.

MODIFICHE? ORECCHIE APERTE, POCHISSIMI MARGINI -  Messaggi chiari ai partiti: “Saremo in Parlamento con occhi e orecchie spalancate. Non posso soddisfarmi se mi si dice: ‘ti cambiamo il contenuto purché il saldo non cambi’” (Non sembra invece della stessa opnione il ministro Fornero: LEGGI). Anche sulla riforma della previdenza, “la misura più sofferta” ci sono “pochissimi margini di flessibilita’”.

PREMATURO PARLARE DI FIDUCIA - "E’ prematuro dire se metteremo la fiducia ma la finalità della manovra è approvarla senza modificarla molto”.

COSTI DELLA POLITICA - “Abbiamo istituito una task force, un gruppo di lavoro, che sarà anche aperto ai contributi conoscitivi di stimolo, per esempio dei diversi giornalisti che in modo molto scrupoloso seguono queste tematiche e le denunciano giustamente, per procedere a ritmo spedito alla riduzione di questi costi”.

POPOLARITA'  - Dal 73% al 64%. Paga solo 9 punti di popolarità personale il premier Mario Monti dopo una manovra decisamente pensate per gli italiani. Il leggero calo, illustrato a Porta a Porta da Vespa fa rispondere Monti con una battuta: "allora potevo fare di più..". Vespa ha quindi chiesto se c’è qualcosa in più che avrebbe voluto fare ma Monti ha subito risposto che "no, per ora va bene così".

LA CASA - "La prima casa è una cosa importante per la vita dei cittadini ma è anche una cosa che consuma risorse pubbliche: ci vogliono infrastrutture intorno alle case, le citta’ costano. In tutti i paesi anche la prima casa contribuisce al mantenimento dei servizi pubblici".

"RISCHIAVAMO DI NON AVERE I SOLDI PER GLI STIPENDI" - "E’ ben possibile che non ci sarebbero stati soldi per pagare gli stipendi e le pensioni. C’era il rischio che lo Stato non potesse essere” piu’ solvente. Monti insiste sulla necessità di varare la manovra. “Abbiamo chiesto molti sacrifici”, ammette il premier, "Sono salito su un treno in corsa che stava per deragliare”, aggiunge.

QUI PER DARE SPIEGAZIONI - “Non sono qui per far piacere a lei, ma come dovere di spiegazione di fronte ai cittadini”.

RINTRACCEREMO I CAPITALI SCUDATI - "Sì è possibile recuperare perché chi ha fatto rientrare i capitali è anonimo, ma ci sono banche e istituzioni finanziarie, abbiamo fatto un’analisi attenta". Monti garantisce che è possibile chiedere il contributo a chi ha usufruito dello scudo fiscale.

PROTESTA COMPRENSIBILE - “Sono sicuro che ci saranno manifestazioni di protesta, arrivo a considerarle giustificate, ma spero che con l’aiuto di tutti si capirà” il motivo per cui il governo è stato costretto a varare la manovra.

“In passato - osserva il premier - ci sono stati scioperi generali per molto meno. Io dico: capisco le reazioni, ma invito tutti a considerare che cosa sarebbe successo anche al mondo del lavoro dipendente e dei pensionati. Per quello che e’ possibile fare abbiamo fatto piu’ redistribuzione e più equità di quanto fosse stato mai fatto. Sono sicuro che i cittadini italiani capiranno”. 

EUROPA VA RIPENSATA - “Anche la politica economica europea deve fare dei progressi. E’ stata pensata con una grande inventiva, coraggio e immaginazione con la nascita dell’Euro, ma è come una cattedrale che nasce senza alcune componenti e dunque rischia il crollo”. Monti ha anche affermato “L’eurozona ha bisogno di essere ripensata e questa settimana e’ una settimana cruciale” per l’Europa, ha detto il Professore.