Roma, 11 gennaio 2012 - In vista del voto in aula, domani, sulla richiesta di arresto di Nicola Cosentino, sulla quale ieri la Giunta della Camera si era espressa per il 'sì', il mondo politico s'interroga sul futuro, sull'opportunità o meno del voto palese in aula e anche sulla tenuta del governo Monti.

BONDI - “Spero che ogni parlamentare, prima di prendere una decisione in merito, prenda visione dei documenti processuali su Nicola Cosentino, per compiere una scelta in coscienza visto che si tratta di limitare la libertà di una persona prima delle conclusioni del processo - afferma il senatore del Pdl Sandro Bondi - La mia valutazione personale è che le motivazioni dei magistrati non siano tali da giustificare l`arresto, facendo anzi presagire l`innocenza di Nicola Cosentino”.

 

GRANATA -  “Conosco gli atti, su Cosentino non c’é persecuzione. Qui parliamo della camorra di Casal di Principe e non è un bel segnale della politica”, attacca invece Fabio Granata, intervistato da Tgcom24, invitando a “pretendere un passo indietro dalla politica in queste situazioni” e auspicando “un voto trasparente, anche se qualcuno vuole il voto segreto”.

Quanto a eventuali rischi per la tenuta del governo, l’esponente Fli osserva: “Voglio sperare che non sia così. Se si collega Cosentino all’atteggiamento del partito di maggioranza, le cose sono due: non si crede all’emergenza nazionale o si é sotto ricatto”.

Per Granata "servirebbe un codice etico: la politica non dovrebbe chiedere un passo indietro alla magistratura, ma farne uno avanti pretendendo il rispetto di alcune regole base. I grandi temi devono essere la lotta all’evasione, alla corruzione e alle mafie”.


VELTRONI - “Non ho mai condiviso la politicizzazione della discussione su decisioni così delicate come quelle sulla vita delle persone come nel caso di Cosentino. La scelta deve essere fatta solo sulle carte e per coscienza. Io sono convinto di votare favorevolmente alla richiesta della magistratura, ma questo non avviene su base politica, ma per una questione di merito”, dice Walter Veltroni a Tgcom24.

A proposito di un possibile rischio per la tenuta del governo, Veltroni continua: “L’Italia sta evitando un tracollo e recuperando prestigio all’estero salvaguardando i risparmi degli italiani. Se il Paese dovesse vedere tutto questo compromesso per una ragione personale sarebbe molto grave”.

OSVALDO NAPOLI - “Il governo Monti reggerà, nonostante il caso Cosentino. Per noi non c’è alcun nesso tra la tenuta del governo Monti e il voto sul deputato Nicola Cosentino”. Un primo termometro alla vigilia del voto in Aula, domani, sull’autorizzazione all’arresto dell’ex sottosegretario Pdl, arriva da Osvaldo Napoli. Il vicepresidente dei deputati Pdl, ospite di Agorà su Rai3, aggiunge che “come abbiamo fatto fino a adesso, valuteremo l’operato dell’esecutivo sui provvedimenti che adotta per il Paese”.

 

COTA - "Queste sono decisioni che non si prendono mai a cuor leggero", dice il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, commentando la decisione del Carroccio di votare, nella Giunta per le Autorizzazioni della Camera, a favore dell’arresto di Nicola Cosentino. "E' stata fatta una valutazione all’unanimità all’interno della segreteria politica - ha spiegato Cota nel corso della trasmissione ‘La telefonata' su Canale 5 - ed è stata valutato che non esiste il fumus persecutionis in questo caso. Questo - ha sottolineato Cota - prescinde poi da quello che sarà il giudizio del giudice".

Per quanto riguarda i rapporti fra Lega e Pdl e l’ipotesi di rottura definitiva fra i due partiti in seguito al voto su Cosentino, Cota ha sottolineato che "in questa fase non esiste un vincolo di maggioranza perchè - ha spiegato - il Pdl sostiene, insieme al Pd, il Governo Monti e la Lega è all’opposizione".