Roma, 22 febbraio 2012- In vista dell'incontro di oggi a mezzogiorno tra il premier e l'ex premier, Silvio Berlusconi ieri sera ha riunito i vertici del suo partito a Palazzo Grazioli, sostanzialmente per ribadire la linea, ovvero avanti con il governo Monti ma il Pdl deve tornare ad essere centrale.

Il Cavaliere  ha rilanciato l’azione del Pdl nella fase riformatrice che sta portando avanti l’esecutivo. Il Pdl, è stato il ragionamento svolto dal Cavaliere secondo quanto viene riferito, deve tornare a svolgere appieno il suo ruolo di partito di maggioranza relativa, senza tentennamenti né divisioni e personalismi. Per Berlusconi, infatti, la legislatura proseguirà fino al suo termine naturale e, quindi, non si puo’ non tener conto, avrebbe osservato, dei cambiamenti successi a tutt’ora in atto nello scenario politico: le vecchie alleanze, sia a sinistra che a destra, non hanno piu’ la stessa valenza e lo stesso potere propulsivo e attrattivo.

Per questo, le alleanze tra le forze politiche diventano sempre più incerte e l’unica strada percorribile per non rischiare di venire schiacciati dal governo tecnico è quella di, avrebbe insistito Berlusconi, puntare sempre di piu’ sul partito. Sia nell’azione di proposta che in quella migliorativa dei provvedimenti governativi. Ne consegue, è stata la linea dettata dall’ex premier, che vanno appoggiate, sostenute e portate avanti le riforme, a partire da quelle istituzioanli e la legge elettorale.

Quanto a quest’ultima, Berlusocni avrebbe ribadito la necessità di proseguire nella elaborazione di un modello che, appunto, non privilegi più le coalizioni bensì i partiti maggiori, evitando una eccessiva frammentazione e la dispersione di voti. Insomma, il Pdl deve tornare ad essere protagonista e deve dare ai provvedimenti, liberalizzazioni in tsta, la sua impronta.

Quanto alla riforma del lavoro, il Pdl è compatto sul chiedere al governo di andare avanti senza tentennamenti: Berlusconi e Alfano diranno a Monti, viene spiegato, che il Pdl non accetterà passi indietro sulla riforma del lavoro, articolo 18 compreso.

LE AMMINISTRATIVE - Ma il vertice di Palazzo Grazioli è servito anche per fare un nuovo punto sulle amministrative. Nessuno, da Berlusocni ai maggiorenti del Pdl, nasconde che la situazione presenta diverse criticità, ma la linea emersa è non solo di presentare il simbolo del Pdl in ogni comune in cui si vota, ma anche di serrare i ranghi e lavorare ventre a terra per la vittoria. Perché, é stato il ragionamento fatto dal Cavaliere, se ci diamo per vinti noi per primi la gente non andrà a votare e la sconfitta sarà certa.

Non diamoci per vinti, possiamo recuperare e farcela, è stato il refrain della serata. I problemi ci sono, ma abbiamo la forza per affrontarli. Dunque, la parola d’ordine è non alimentiamo la paura della sconfitta. Questa campagna elettorale non sarà una campagna tradizionale, avrebbe osservato Bertluconi, non abbiamo un ‘nemico’ da attaccare, dobbiamo sostenere il governo.

Per questo, dobbiamo fare attenzione a non autoflagellarci, stando attenti a non dare una valenza politica al voto di primavera, ma dobbiamo saper gestire la paura della sconfitta.